Abruzzese tra le menti di NetOnets
L’Aquila – Il giovane abruzzese Marco Santarelli, filosofo della scienza che lavora con enti internazionali di ricerca su fisica sociale e scienze sociali, è una delle menti che hanno dato vita a “NetOnets”, uno dei più importanti tra i progetti satellite che si svolgono all’interno della settima edizione di NetSci (Science Network), l’evento di portata mondiale che si tiene annualmente tra l’Europa e gli Stati Uniti e che, quest’anno, riunirà a Chicago dal 18 al 22 giugno, i maggiori esponenti della Scienza delle reti. La conferenza internazionale nasce per fare il punto sulla situazione dei sistemi complessi, sui risultati delle ricerche e mettere a confronto gli esperti del settore.
Tra i partecipanti anche Laszlo Barabasi, da sempre considerato il capostipite della scienza delle reti, professore alla Northeastern University di Boston, dove dirige il Barabasi Lab e alla Central European University di Budapest, dove dirige il Center For Network Science.
Tra gli organizzatori, insieme a Marco Santarelli, Antonio Scala, ricercatore del CNR-ISC, membro dell’Istituto Matematico di Londra e associato dell’IMT di Lucca (scuola di alti studi su Istituzioni, mercati e tecnologie) e Gregorio D’Agostino, primo ricercatore dell’ENEA e partecipante a numerosi progetti europei sulle infrastrutture critiche.
NetONets, che si terrà il 19 giugno presso la Northwestern University di Evanston (Chicago), è lo spazio di approfondimento e dibattito nato lo scorso anno con la finalità di aggregare le comunità di esperti, operatori, scienziati e policy makers che lavorano nel settore delle Infrastrutture critiche e delle Reti complesse. La sigla sta per “Networks of Networks”, cioè studio non più della singola rete ma delle reti di reti e delle loro interazioni. La scienza delle reti è, infatti, un campo interdisciplinare che studia le reti complesse: da quelle tecnologiche, informatiche, biologiche, a quelle cognitive, semantiche e sociali.
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