Eccellenza Teramo per infarto miocardio
Teramo – L’ospedale “Mazzini” di Teramo e’ tra le strutture sanitarie italiane d’eccellenza per la cura dell’infarto al miocardio. Sul totale dei pazienti trattati e non trattati con angioplastica entro le 48 ore dall’inizio dell’infarto miocardico acuto, nel 2010, la percentuale di mortalita’ e’ dell’8,2%, inferiore di quasi tre punti rispetto alla media nazionale del 10,95% dello stesso periodo. Se poi si considerano i casi trattati con angioplastica coronarica, sempre nelle 48 ore, la percentuale si abbassa fino al 3,1%, anche in questo caso sotto la media nazionale del 3,97%. A dirlo e’ la il Servizio Flussi Informativi della Direzione Politiche della Salute della Regione Abruzzo. I dati sono stati forniti alla Asl di Teramo su richiesta del Direttore del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, Cosimo Napoletano, e smentiscono i dati non illustrati ne’ interpretati forniti dall’Agenas, l’Agenzia del Ministero della Salute, diffusi alcuni mesi fa. Secondo il Programma Nazionale Valutazione Esiti (PNE) gestito dall’Agenas, infatti, Teramo contava nel 2010, in termini di rischio cosiddetto grezzo, una mortalita’ 30 giorni dal ricovero piuttosto elevata per i casi non trattati con angioplastica coronarica (34,43%) e per quelli sottoposti a tale trattamento (4,65%), per un totale di 14,97%. Il Servizio Flussi Informativi regionale ha vagliato tutti i dati disponibili su Teramo per cio’ che riguarda i ricoveri per infarto miocardico acuto e la mortalita’ a 30 giorni dei pazienti. Sono state prese in considerazione tutte le cartelle cliniche del 2010 e i dati emersi sono stati poi incrociati con i ricoveri in mobilita’ passiva, controllando l’eventuale morte tramite l’anagrafe tributaria. Cio’ che e’ emerso e’ un quadro assolutamente diverso rispetto a quello delineato dall’Agenas.
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