Lady BMW e compagne, richieste PM
Pescara – Nove anni per Ernani Barretta, sei anni per i suoi due figli e sua moglie, due anni e sei mesi per Gabriele Franzischa Sgarbi, moglie del gigolo’ svizzero Helg Sgarbi, e l’assoluzione per Prisca Furger e Sandra Fabbro, lavoratrici della country house di Pescosansonesco. Sono le richieste del pm Gennaro Varone avanzate nel corso della sua requisitoria nel processo sui ricatti a luci rosse a donne facoltose tedesche, che conta tra le parti offese anche Susanne Klatten, proprietaria della BMW. Il pm, che ha parlato per quasi un’ora, ha inoltre chiesto per Baretta la riqualificazione del reato di estorsione in quello di truffa aggravata e la confisca di tutti i beni sequestrati. Varone ha sottolineato le responabilita’ di Sgarbi e quelle di Barretta facendo notare, tra le altre cose, la presenza dell’imprenditore di Pescosansonesco nello stesso albergo e nello stesso periodo degli incontri tra Susanne Klatten e il gigolo’ svizzero. Il pm, dopo aver sostenuto che gli imputati erano a conoscenza dell’attivita’ di Sgarbi, ha evidenziato i versamenti di Barretta sui conti correnti di denaro contante con banconote da 500 euro, lo stesso taglio dei 7 milioni di euro dati dalla Klatten a Sgarbi. Il pm, inoltre, ha sostenuto che immediatamente dopo la consegna del denaro Barretta, Sgarbi e le loro mogli hanno prenotato un viaggio in Egitto “dove – ha detto Varone – andavano ad investire denaro”. Ad incastrare gli imputati per il pm anche le numerose intercettazioni e le pressioni sulla Klatten per alleggerire la posizione di Sgarbi. La decisione del tribunale collegiale di Pescara e’ attesa per la prossima udienza.
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