Lusi, sì giunta Senato ad arresto
L’Aquila – Sì della giunta per le autorizzazioni del Senato all’arresto del senatore Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita coinvolto in pesanti inchieste sulla sparizione di ingenti somme di denaro. Il sì è stato espresso a forte maggioranza (13 voti favorevoli, 4 contrari). La decisione definitiva dovrà ora assumerla l’aula. A richiedere l’arresto del parlamentare prima della Margherita, poi del PD, è stata la Procura di Roma al termine di una clamorosa inchiesta sulla dispersione e la scomparsa di milioni di euro in possesso della Margherita grazie ai finanziamenti pubblici ai partiti. Lusi, ben noto in Abruzzo, è originario di Capistrello, centro in cui si sono estese le indagini sui fondi scomparsi. Lusi si è sempre schermito dalle accuse, ed ha coinvolto altri politici al vertice della Margherita, girando loro pesanti accuse. Un caso che ha suscitato scalpore e sdegno nel mondo politico, anche se tutti sono d’accordo su una riflessione: possibile che Lusi fosse “padrone e sotto” di tanti soldi, e che nessuno esercitasse verifiche e controlli su un patrimonio ingente di decine di milioni di euro? Lusi responsabile di tutto e tranquillamente in azione, sempre impunito e indenne fino all’inchiesta? Per anni interi e sotto gli occhi distratti di tanti vip e dirigenti dei partiti?
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