Ora è chiaro: fummo terremotati di serie B


Ofena – (di Dino Rossi, foto, COSPA Abruzzo) – NESSUNO AIUTO’ ALLEVATORI E CONTADINI DEL CRATERE – LATTE E CARNE VENNERO ACQUISTATI ALTROVE – In Italia esistono terremotati di serie A e terremotati di serie B, anzi di serie C o forse meno! Ricordate il terremoto in Abruzzo? Quando arrivarono i viveri nelle tendopoli? I nostri prodotti venivano buttati nelle scarpate dai contadini. Il latte immagazzinato presso la centrale del latte, mentre nelle tendopoli arrivavano confezioni di latte con scadenza breve, per poi essere smaltito dalla Protezione civile. La carne proveniva da tutti i luoghi d’Italia ed era come il pesce, dopo tre giorni, già puzzava! Ogni tanto nelle tendopoli c’erano casi di dissenterie, ma le autorità sanitarie era tutto regolare.
Nel frattempo i nostri vitelli dentro le stalle diventavano tori e gli agnelli montoni. Noi contadini lasciati così all’abbandono senza che nessuno ci desse una mano, ad eccezione dell’allora Prefetto Gabbrielli che, visto la situazione disastrosa, si prodigò a far ritirare alcuni prodotti immagazzinati presso la centrale del latte. Dopo le numerose segnalazioni inoltrate dallo scrivente, il consiglio dei Ministri modificò in parte il provvedimento, che nonostante ciò, il mondo agricolo ebbe un duro colpo economico. Tutta la microeconomia andò a farsi fottere, i soldi che servivano a pagare le bollette,(per fortuna sospese), furono utilizzati dagli agricoltori per attutire il danno economico. Oggi ci ritroviamo punto e a capo, in quanto arrivano le bollette sospese e quelle attuali a quelle si aggiunge i costi di gestione arrivati alle stelle, dovuto al caro gasolio, le nuove tasse imposte dal “nuovo governo tecnico” E non finisce qui! Nel frattempo, dopo il sisma creato dalla mala-politica ne sopraggiungono altri di scossoni nel mondo agricolo.
Arrivano a dare il colpo di grazia, le banche, che infischiandosene dei provvedimenti emessi dal consiglio dei Ministri iniziano a fare i precetti e le messe in mora ai loro clienti terremotati, banca Monte dei Paschi in testa. (È successo al sottoscritto, tutto documentato)
Con il terremoto nell’Emilia, le cose sono cambiate, le banche vendono il Parmigiano. Pensate che se un cliente si reca alla CARISPAQ, a pagare le bollette ad una delle tante filiali disseminate in Abruzzo, riesce con una busta di Parmigiano, magari al posto del blocchetto degli assegni. Strano come cambiano le cose, stessa banca che in Abruzzo appena dopo il sisma ha messo in mora i suoi clienti terremotati, ora vende il Parmigiano al minuto, senza tenere il manuale di autocontrollo come prevede il nuovo regolamento sanitario. Contrariamente a noi quando dovevamo rifornire le tendopoli le nostre ASL, pretendevano il marchio CE. il Cospa Abruzzo tramite il Caseificio “Dal ContaDino” si mette a disposizione per aiutare a vendere il formaggio ai veri contadini dell’Emilia Romagna, quindi si prega la stampa di divulgare i miei riferimenti al fine di aiutare veramente chi ha bisogno. Chiunque volesse inviare il Parmigiano a “Dal ContaDino” può contattare i seguenti riferimenti: Dal ContaDino, loc. Macerone 67025 Ofena tel 08962 954478 cell. 3299491365 mail az.agrossidino@libero.it


11 Giugno 2012

Categoria : Cronaca
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