Approfittarono del sisma, 35 denunciati
L’Aquila – Accusati di aver intascato contributi (per 100.000 euro in totale) che non avevano diritto di ricevere: sono titolari di piccole imprese, attività produttive e risiedono in varie zone del cratere sismico. Approfittarono insomma del terremoto per trarne benefici, sperando di passare indenni i controlli che si potevano ritenere inevitabili fin dall’inizio. Ad accusarli è la Guardia di finanza, secondo la quale in posizione irregolare si trovano almeno 35 persone, il cui numero potrebbe tuttavia salire. Esemplare il caso di un agente di commercio, abituale evasore fiscale, che divenne con una dichiarazione dei redditi improvvisata e fasulla un contribuente, solo per poter beneficiare di risorse previste nel doposisma, destinate dal Governo a indenizzare i titolari di attività danneggiate dal terremoto o costrette a fermarsi. In pratica, contributi di circa 800 euro mensili, per tre mesi al massimo. Le accuse ipotizzano tra gli altri il reato di truffa ai danni dello stato.
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