Trenitalia, solo un po’ di educazione
Leggiamo stentando a crederci che Trenitalia ha cambiato gli orari dei treni sulla Sulmona-L’Aquila (che come sempre durante l’estate spariscono del tutto per due mesi) senza avvertire nessuno: nè comunicati, nè avvisi sui media. Trenitalia avrebbe bisogno di una lezione di buona educazione, e di un’altra che le insegni a comunicare correttamente, perchè i suoi servigi all’utenza non sono una munificenza o un regalino di cortesia. Si pagano, cari e salati, e non sempre la prestazione è pregevole. Anzi, tutt’altro. La sgarberia (vogliamo supporre che sia solo tale) colpisce l’utenza più fragile, quella degli studenti e dei pendolari. Non ci sarebbe voluto molto a comunicare correttamente e per tempo la variazione degli orari, servendosi di radio, tv, siti internet giornalistici. Che avrebbero certo offerto la loro collaborazione informativa. Ai mass media preferiti Trenitalia concede costosa e patinata pubblicità. Anche chi non ne beneficia avrebbe comunque pubblicato l’informazione.
Ma Trenitalia non sembra possedere un ufficio stampa, almeno in Abruzzo, e se lo possiede, non serve a molto. Rivelandosi assente in occasioni del genere, lascia spazio a domande tipo: come funziona? Esiste davvero, o solo teoricamente? C’è qualcuno tra dirigenti e cervelloni dell’aziendona in grado di capire che un’utenza pagante va prima di tutto educatamente e correttamente informata?
E’ anche questa l’Italia che è sempre più difficile capire, pur sforzandosi. Facile, invece, constatare che quest’Italia funziona assai male e molto scorrettamente.
Non c'è ancora nessun commento.