Politica, un po’ di silenzio


L’Aquila – (di G.Col.) – Abbiamo appena votato per i sindaci, ed ecco riprendere la noia dei discorsi politici, delle piogge di dichiarazioni che nessuno legge, delle possibili candidature, delle giaculatorie dei sì e dei no, delle esibizioni di saggezza in bocca a gente che ha ben diversi intenti ma con ipocrisia dice: “E’ presto per parlare di candidature“. In verità, queste persone in campagna elettorale ci sono già da mesi, nel caso del cratere sismico da almeno tre anni. Cioè dall’immediato dopoterremoto. A tutti bisogna consigliare: matenete un po’ di silenzio, lasciate in pace la gente, gli elettori, soprattutto quelli che non hanno votato perchè stanchi e disillusi dalla politica.
Al voto del 2013 (che sarà regionale e politico) manca ancora del tempo. C’è l’estate, lasciate in pace la gente e piuttosto lavorate in silenzio per le varie esigenze locali, parlandone solo quando le avete risolte.
Sapere, oggi, che Legnini potrebbe essere il futuro candidato del centrosinistra, come potrebbe esserlo Lolli, o che la Pezzopane punta al Parlamento (o ad un sottosegretariato), è sapere ciò che tutti suppongono, almeno quelli che ritengono ancora la politica degna di attenzione. Quindi, non si tratta di novità. Come tutti pensano che Chiodi si ricandiderà. Il problema è un altro e gli stessi politici dovrebbero porselo, se hanno la consapevolezza della situazione: interessa alla gente sapere chi si candiderà? Quanti alle prossime elezioni andranno a votare? Che dimensione assumerà l’astensione, almeno alle regionali? Siamo alla soglia d’ingresso di un’estate che si presenta povera, affannosa, piena di ansie e spettri danzanti di recessione e indigenza. Chi volete che si preoccupi di chi sarà o meno candidato? Ovviamente, solo chi vorrà candidarsi.
Se fossimo in politica (ma per fortuna non è così) l’incubo sarebbe l’astensione, specie nell’Aquilano dove dopo 38 mesi praticamente non c’è sintomo di autentica rinascita. Quindi, almeno per qualche settimana, la politica ci lasci in pace. Pensate: a L’Aquila hanno cominciato a litigare e a contrastarsi a muso duro fin dal primo consiglio comunale! Non è possibile chiedere alla gente di sentirsi coinvolta, attenta, partecipe, di uno scenario politico che appare burlesco, fragile, risibile in ogni cosa che fa. E allora, chi se ne frega di chi sarà candidato alle regionali del 2013 ?
La politica ha mai provato a fare un sondaggio vero, non teleguidato, addomesticato e strapagato, tra le persone, nei quartieri delle new town, o tra disoccupati e precari? Lo faccia, è ora che questi personaggi avulsi e ciarlieri, litigiosi e assetati di lucro e potere (non di altro) si accostino alla realtà: non per modificarla o farle del bene, ma solo per conoscerla e capire come la pensano, nella pancia, nella realtà quotidiana, l’Italia e, per quanto ci riguarda, l’Abruzzo e il cratere sismico. I partiti e i loro capi e capetti mandino a lavorare i loro galoppini e portaborse: a parlare con la gente, a sondare le opinioni, le amarezze, le sfiducie, la resa – spesso – fino alle estreme conseguenze. La società è costellata da sacche di autentica disperazione, di miseria, di negazione del presente e del futuro, che spesso diventano suicidio. Altro che indiscrezioni sui nomi dei candidati…


10 Giugno 2012

Categoria : Politica
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