Porto, si punta su vasca colmata
L’Aquila – DISPONIBILITA’ DA PARTE DEL GOVERNO – Si lavorera’ soprattutto sull’attuale vasca di colmata (foto, un tipo di vasca di colmata) del porto di Pescara per far fronte alla situazione emergenziale che sta investendo la struttura portuale pescarese. E’ quanto emerso nella riunione che il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha avuto con i sottosegretari all’Ambiente, Tullio Fanelli e alle Infrastrutture, Guido Improta, proprio per concordare soluzioni condivise per la ripresa dell’attivita’ del porto pescarese. Nel corso della riunione, alla quale hanno preso parte tra gli altri il direttore generale Ambiente Renato Grimaldi, il direttore generale dei Porti, Cosimo Caliendo e il presidente dell’Ispra, Bernardo De Bernardinis, e’ emersa la necessita’ di lavorare su due fronti: un profilo emergenziale, legato cioe’ al dragaggio del Porto, ed un altro strutturale in modo da evitare in futuro il ripetersi di situazioni della stessa natura. “Il ministero per le Infrastrutture – ha spiegato il presidente della Regione, Gianni Chiodi – ha disposto di consentire l’accesso e tutte le attivita’ nella vasca dicolmata, dando mandato al Provveditore per le Opere pubbliche di avviare l’iter amministrativo per la nuova colata e la messa in sicurezza nella colata esistente. Inoltre – ha proseguito Chiodi – ha incaricato il professor Novi di quantificare gli interventi sulla diga foranea. In questo senso il ministero dell’Ambiente ha dato piena disponibilita’ ad accelerare le procedure e la Regione ha attivato per i controlli oltre all’Arta anche l’Isspra”.
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