Si va avanti di pasticcio in pasticcio

(Foto: viale Corrado IV) – Apre in viale Corrado IV il mercato degli ambulanti a piazza d’Armi, uno sterrato fangoso e selvatico divenuto ormai il cuore dell’Aquila, che gli aquilani vogliano o no. Sicuramente “impepato” dalle ripetute segnalazioni, e nel timore di rimanere sommerso dalle proprie infelici “uscite” pre-elettorali, il sindaco Cialente ha dato l’annuncio: apertura, ci siamo. Ma di che? Di una piattaforma di cemento con alcune luci, sulla quale stazioneranno poche decine di bancarelle. Il resto non c’è, tutto da fare, tutto da vedere, tutto da annunciare ma in futuro. Chi sa quando.
Vogliamo infierire sul fatto che in tre anni, hanno prodotto solo la piattaforma di cemento? O che in due anni abbondanti, il famoso muro di Pettino è sparito per lasciare spazio ad una serie di pezzi di plastica bianca e rossa, cioè una cosa che si poteva fare da una vita? No, inutile, visto che è il sindaco stesso a dire nella segretissima (ma non per tutti) cena con Letta, di Orio e Chiodi sul centro ricerche ENI: “A L’Aquila tutto è in ritardo di due anni…”. Abbia pazienza, l’ENI, torni sui suoi passi, riprendiamo la trattativa.
Sì, tutto è in ritardo a L’Aquila. Talvolta non di due anni, da di 50 anni o di più. Ma un sindaco non può dare la colpa agli altri, scrollarsi di dosso la sua parte di responsabilità. I bambini colti in fallo accusano sempre gli altri: “E’ stato lui, è stato lui…”. Un sindaco dovrebbe chiedere scusa per primo ai suoi cittadini, coinvolgendo anche se stesso, e promettendo immediati cambiamenti. Ma soprattutto mantenendo impegni e promesse. Le cose si annunciano dopo che sono state fatte.