Il fratello del papa e il fuoco: la fiaccola è in cammino verso la Porta Santa
Sulmona – L’ultima volta la Valle Peligna l’aveva vista quando aveva 20 anni e una divisa nazista addosso Georg Ratzinger. 55 anni fa. Oggi, vecchio e prelato importante, anche perché fratello del pontefice Benedetto XVI, è tornato a Sulmona accolto dal sindaco Fabio Federico e dalle autorità religiose. Ha visitato la cattedrale di S.Panfilo e la quieta abbazia di S.Spirito, accompagnato dal vescovo Spina, al quale ha detto di aver voluto rivedere la conca peligna e le montagne che la circondano. I ricordi di 55 anni fa non sono infatti lieti: i nazisti si ritiravano incalzati dagli alleati e la guerra volgeva al peggio per chi l’aveva voluta, combattuta e persa. I tedeschi abbagliati da Hitler.
A Sulmona la giornata è stata particolarmente solenne: il fuoco di Celestino, la fiamma del Morrone scesa dall’eremo di S.Onofrio, è partita dopo aver solcato il centro storico e le chiese verso la Valle dell’Aterno, che attraverserà verso la Porta Santa di Collemaggio a L’Aquila. E’ il primo momento della Perdonanza celestiniana, quest’anno in versione compunta e ridotta, con il pensiero rivolto ai terremotati e alle vittime del 6 aprile.
La basilica di Celestino per metà non c’è più, è crollata nella parte absidale e della cupola, le superbe colonne di pietra della navata centrale sono imbracate. Occorrono 16 milioni di euro per ricostruire la chiesa in cui riposava dopo esservi stato eletto papa Celestino V. Nessuno li ha offerti, nessuno ha “adottato” la basilica, nonostante le promesse e le commozioni dei primi giorni dopo il tragico 6 aprile. I soldi, per ora, non ci sono e nessuno stato estero – nemmeno il V aticano – assicura di volerli versare per riedificare la magnifica basilica aquilana, il vero simbolo della città “simile a Gerusaslemme”. Il caso ha voluto che sia crollata la parte centrale, quella che viene “colpita” dal Sole filtrato attraverso il rosone il 21 giugno, giorno del solstizio. Quella parte che esoteristi e cercatori di misteri ritenevano fulcro di misteriose energie salite dalla madre terra. Misteriose quelle, ben note le altre, di natura sismica, che hanno devastato Collemaggio e stravolto anche la Perdonanza del 2009.
(Nella foto: La basilica di Collemaggio, con il cuore crollato. Nessuno stato estero, tanto meno il Vaticano, ha adottato la basilica, che ha bisogno di 16 mln di euro).
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