Bimbi epilettici, dono Inner Wheel


Chieti – Un apparecchio per la sorveglianza e il monitoraggio dei parametri fisiologici vitali nei bambini affetti da epilessia sarà donato domani, giovedì 7 giugno, dall’International Inner Wheel di Chieti al Servizio di Neurologia Pediatrica dell’Ospedale di Chieti. La cerimonia si terrà alle ore 14.30 presso la Clinica Pediatrica diretta dal professor Francesco Chiarelli.

L’iniziativa conclude un progetto avviato grazie alla collaborazione tra la Asl e l’Inner Wheel teatino, presieduto da Anna Belli: a ottobre con un convegno sull’epilessia e, ad aprile, con una raccolta di fondi nel corso di una manifestazione al Teatro Marrucino di Chieti.

L’apparecchio donato consentirà di migliorare la qualità delle cure ai piccoli pazienti con crisi epilettiche. E’ un ulteriore rafforzamento delle tecnologie utilizzate nel Dipartimento Materno-Infantile, settore al cui potenziamento la Direzione generale dell’Azienda sanitaria locale Lanciano Vasto Chieti sta dedicando particolare attenzione.

L’epilessia è una delle più diffuse malattie neurologiche ed è riconosciuta come malattia sociale. Interessa circa lo 0.5-1% della popolazione, con maggiore incidenza proprio nell’età evolutiva. Soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, l’epilessia si esprime in forme molto diverse tra loro, comportando diversi approcci terapeutici e giudizi prognostici.

Di fondamentale importanza è il ruolo dei centri che operano nel settore neurologico infantile, quale il Servizio di Neurologia Pediatrica di Chieti, che persegue finalità volte a contribuire al miglioramento della diagnosi, avvalendosi di metodiche strumentali all’avanguardia, terapia specifica e assistenza ai bambini affetti da epilessia e alle loro famiglie. Il centro di Chieti, grazie anche al personale altamente qualificato e specializzato, attua e promuove ogni utile iniziativa per il conseguimento di tali finalità.

In un’età così sensibile dello sviluppo quale quella infantile, è importante una diagnosi precoce e rigorosa per l’attuazione di una specifica terapia. Pertanto, al fine di favorire quanto più possibile uno sviluppo cognitivo e psicologico armonico e adeguato nel bambino con epilessia, l’intervento diagnostico congruo e il monitoraggio attento e accurato della terapia della patologia consentono di limitare l’impatto invalidante neuropsicologico (e talora anche sociale) che l’epilessia ha nel bambino, soprattutto delle forme con prognosi poco favorevole dal punto di vista del controllo delle crisi. D’altra parte permettono di evitare gli effetti negativi sull’apprendimento dei farmaci antiepilettici in quelle forme cosiddette “benigne” e a prognosi eccellente.


06 Giugno 2012

Categoria : Cronaca
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