Rabbuffo su riserva Borsacchio


L’Aquila – Per l’ennesima volta i veterocomunisti tornano a issare la bandiera dell’ideologismo ambientalista, cercando in maniera antidemocratica di bloccare la legge sulla riperimetrazione della Riserva del Borsacchio, condivisa dagli abitanti di Roseto e di Giulianova, oltre che dai Consigli comunali delle due città, dalla Provincia di Teramo e dalla maggioranza del Consiglio regionale”. Lo afferma il Capogruppo di Fli in Consiglio regionale Berardo Rabbuffo, foto, commentando la decisione del Collegio regionale per le garanzie statutarie, che ha espresso parere di non conformità allo Statuto regionale della legge approvata nelle scorse settimane. “In realtà – spiega Rabbuffo – il parere è limitato solamente a una presunta contraddizione tra i 1150 ettari indicati nell’articolato e i 1148 stimati dalla cartografia. Vale a dire che non viene contestata la validità della legge, né tantomeno la regolarità dello svolgimento del dibattito e della votazione in Consiglio. Si tratta dunque di un’incongruenza solo formale, che verrà sanata nella prima seduta utile dell’Assemblea, senza alcun ritorno in Commissione. I veterocomunisti sappiano, comunque, che la discussione sarà possibile solo sui due valori dell’estensione della riserva e non sul merito della norma, che è già stata ampiamente condivisa dal Consiglio regionale e da tutti i consessi democratici dell’Abruzzo coinvolti nella vicenda. E’ doveroso ricordare che chi ha approvato la vecchia legge sul Borsacchio in tre fasi, tra il 2005 e il 2007, lo ha fatto addirittura senza cartografia e portando agli squilibri che finalmente la nuova legge approvata ha sanato”.


06 Giugno 2012

Categoria : Politica
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