Il Comune ordini a se stesso


L’Aquila – QUANDO SI MARRISCE IL SENSO DEL RIDICOLO – LA GENTE DOVREBBE TAGLIARE L’ERBA E… GUARDATE QUESTE AIOLE PUBBLICHE – Anche noi abbiamo riportato una noticina del Comune, in cui si ricordava che il sindaco ordina. Cosa? Ma di tagliare erbacce, cespugli, rami sporgenti, ognuno di fronte a casa sua, educatamente, come è civile fare. Là per là, niente di strano: che sindaco solerte e pensoso dell’estetica della sua città! Ma poi uno sulle cose di ripensa, e ha una folgorazione. Piccola, ma luminosa: cosa ordina il sindaco alla gente, invece di ordinare a se stesso? Come possono i cittadini prendere sul serio una simile disposizione, quando la città, specie in periferia e purtroppo in prossimità delle new town antisismiche, è ridotta in condizioni da terzo, forse quarto mondo?
E’ chiaro che Cialente ha smarrito sia il senso dell’umorismo che quello del ridicolo. Stimandolo, glieli rendiamo noi, perchè un pizzico di umorismo aiuta a vivere meglio ed è – come è noto – l’unico carattere distintivo dell’animale uomo rispetto agli altri animali. Pur ricordando, per esempio, che alcuni animali scherzano e giocano con delizioso umorismo persino nell’espressione degli occhi. Pensate ad un gattino.
Per rimettere il sindaco in carreggiata, visto che non lo aiuta nessuno ad evitare figuracce, mostriamo delle foto scattate la mattina del 5 – ieri – appena fuori Coppito, lungo le strade che portano alla new town locale, dove vivono migliaia di persone non di serie B, e si trova anche la struttura del Sancarloborromeo. Così è stata battezzata e così la chiamiamo anche noi. Aiole che sembrano campagna abbandonata, segnali inesistenti, spartitraffico abbattutti e senza indicazioni di sicurezza per i veicoli, vegetazione alta un metro e 20 centimetri, e persino una orribile antenna che sorregge pannelli per le telecomunicazioni, un tocco di bruttezza – e di inquinamento elettromagnetico – davvero unico. E’ autorizzata o abusiva? Chi l’ha innalzata (sembra persino malferma e precaria) e di chi è? Lo squallore della zona ridotta in condizioni di deterioramento impressionanti, abbandonata da qualsiasi intervento di manutenzione ordinaria, è una lezione per un sindaco che ordina agli altri di curare estetica e igiene, e guida un’amministrazione che continua a trasformare questa povera città in una baraccopoli sconnessa e trucida, sfasciata e provvisoria. Oltre che sporca e trascurata.


06 Giugno 2012

Categoria : Cronaca
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