Decadenze: Mascia, la cultura dell’oblio

Pescara – LA CITTA’ NEL DEGRADO CHE AVANZA SU TUTTI I FRONTI – Scrivono i consiglieri comunali Paola Marchegiani ed Enzo Del Vecchio: “Che cosa sta succedendo alla nostra città? A tre anni dall’insediamento dell’amministrazione di destra guidata da Luigi Albore Mascia, Pescara non si riconosce più. Il suo volto e, peggio ancora, la sua anima, stanno mutando. Il degrado avanza su tutti i fronti.
Qui non si tratta solo di incapacità di amministrare, di gestione approssimativa della cosa pubblica, di opere incompiute o irrealizzate, di porto insabbiato e a rischio di esondazione. Ciò che ci preoccupa maggiormente è che la città sta ormai andando irreparabilmente alla deriva riguardo a quelli che sono sempre stati e sono i suoi valori etici e culturali più profondi: rispetto della dignità umana, apertura e tolleranza verso le diversità etniche radicate nel nostro territorio, culto della nostra tradizione storica.
Nelle ultime settimane, si sono verificati episodi indecorosi, già singolarmente segnalati e stigmatizzati dal nostro gruppo consiliare, ma che, presi nel loro insieme, costituiscono un vero campanello d’allarme, rivelando il livello di decadimento raggiunto.
A partire dalla ben nota vicenda del comandante Isidoro, vero orgoglio di Pescara, offeso nella sua ineguagliabile professionalità e indotto a restituire l’onorificenza del Ciattè d’Oro; fino alla vergogna dei manifesti razzisti contro la comunità rom, condivisi dal sindaco; ora, il caso della medaglia d’oro “dimenticata”, con l’omissione dalla lapide celebrativa apposta in Comune del nome del giovane partigiano Vermondo Di Federico, combattente per la Libertà trucidato dai nazisti nel 1944.
Si tratta di episodi davvero rivelatori, che ci dicono quanto l’amministrazione guidata da Albore Mascia abbia in spregio i valori che, al contrario, l’intera comunità pescarese serba tra i più cari.
Pescara non deve permettere che le si rubi l’anima.
I Consiglieri Comunali PD
Paola Marchegiani
Enzo Del Vecchio