Metanodotto in area sismica? Niet


L’Aquila – Niet, o semplicemente no, a chi intende realizzare impianti delicati in zone a rischio. Se c’era ancora qualche dubbio, gli eventi recenti in Emilia lo hanno spazzato via. La Regione ha finalmente preso posizione piuttosto chiaramente. Una volta tanto… “Per la realizzazione di metanodotti e centrali di compressione connesse, ove essi ricadano in zone sismiche di primo grado o contrastino con il piano regionale sulla qualita’ dell’aria, la Regione Abruzzo neghera’ di norma l’intesa al Governo”. Questa la nuova norma – approvata oggi all’unanimita’ dal Consiglio regionale – proposta dai Comitati e dal Comune dell’Aquila e raccolta come primi firmatari dal Vice Presidente Giovanni d’Amico (PD) e dai Consiglieri Giuseppe Di Pangrazio (PD), Luca Ricciuti (PDL) e Maurizio Acerbo (RC). In particolare, la norma prevede l’incompatibilita’ nelle aree sismiche classificate di prima categoria di oleodotti e di gasdotti che abbiano diametro superiore o uguale a 800 millimetri e lunghezza superiore a 40 km e di impianti termoelettrici e di compressione a gas naturale a essi connessi. Inoltre, specifica che, per queste opere e per quelle che contrastino con il piano regionale sulla qualita’ dell’aria, la Regione nega di norma l’intesa con lo Stato. In mancanza dell’intesa si procedera’ all’istituzione di un collegio tecnico istituzionale per valutare nuovamente l’opera e una eventuale proposta alternativa della Regione (in base alle procedure di cui al comma 6 all’articolo 52 quinquies del DPR 8 giugno 2001 n. 327). “L’approvazione della legge era urgente e necessaria – affermano i consiglieri regionali – in quanto e’ prevista una norma del decreto sviluppo, in fase di approvazione da parte del Governo, che assoggetta le Regioni agli obiettivi nazionali. Le norme vigenti, invece, consentono alle Regioni di negare l’intesa e chiedere una verifica dei tracciati ricadenti in zona sismica di primo grado. E’ notizia recente che il Governo centrale, in seguito al recente sisma che ha colpito l’Emilia Romagna, ha deciso di revocare le autorizzazioni per il deposito di Rivara, per la realizzazione del quale la Regione Emilia aveva negato l’intesa. Con questa norma vogliamo ribadire con forza che la tutela costituzionale delle popolazioni residenti in zona sismica rientra tra le funzioni fondamentali di competenza regionale”.


05 Giugno 2012

Categoria : Politica
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