“Srour, astio e imprecisioni”
L’Aquila – LA PEZZOPANE RISPONDE PER LE RIME – “Qualcuno dovrebbe far capire a Mimmo Srour che le elezioni sono finite altrimenti fa la figura di quello che non accetta di aver perso.” Così l’assessore Stefania Pezzopane.“ A 15 giorni dalla vittoria di Massimo Cialente con il 60% delle preferenze, avvelenare i pozzi impedendo alla Città e alle forze politiche di recuperare un clima di collaborazione, fa emergere una profonda frustrazione politica, rincarata anche dal fatto che l’intera lista di 32 fans di Srour, che appoggiava De Matteis, ha preso 150 voti in più rispetto a me, che sono una persona sola.
Srour – continua l’assessore – dimostra sempre di voler ripartire dall’anno zero, ignorando però che, ad ogni cambio di bandiera, la sua credibilità scema inesorabilmente.
Non basta allora lanciare strali per avere un ritorno di popolarità. Soprattutto quando gli strali sono supportati da grossolane imprecisioni. Ci vuole una bella faccia tosta ad imputare il progetto C.A.S.E. al Sindaco Cialente, quando per legge, sono stati imposti da Bertolaso d’intesa con la Regione. Eppure lui dovrebbe saperl,o visto che in quel periodo aveva un assessore in Provincia e suoi uomini in posti chiave anche in Comune.
E poi cita poi davvero a sproposito Vasco Errani, presidente della regione Emilia Romagna, grande amico di Cialente e dell’Aquila, che qui e a Villa Sant’Angelo ha gestito campi d’accoglienza e tendopoli, ha finanziato numerosi progetti, dimostrando di avere idee molto chiare a differenza del collega Chiodi. Ricordo a Srour che i primi atti voluti da Errani sono esattamente le cose che chiedevano gli Enti Locali e che Chiodi ha sempre impedito di farci fare: tassa di scopo, patto di stabilità, poteri agli Enti Locali. Errani, a differenza del collega nostrano, non si è certo fatto ingessare dal capo della protezione civile e dal primo giorno è lui il commissario, imponendo una linea totalmente opposta a quella di Bertolaso, Berlusconi e Chiodi.
Per non parlare – conclude Pezzopane – della faccia tosta che ci vuole a diffondere un documento riservato, nonché monco del pregresso, sul quale si organizza pure una conferenza stampa insieme a De Matteis. Un atto illegittimo su cui è intervenuto l’Ufficio Legale del Comune. Ricordo a Srour che questa amministrazione, come ha più volte sottolineato anche l’assessore Di Stefano, non si fa ricattare da nessuno, tantomeno da professori universitari in cerca di incarichi milionari. Gli stessi che, guarda caso, redigono il Piano di ricostruzione di Sant’Eusanio Forconese, comune di cui Srour, ingegnere di professione, è stato sindaco ed ora è consigliere comunale.”
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