Srour: “Più danni da Cialente che dal terremoto”
L’Aquila – “BASTA CON IL TRASFORMARE FATTI GRAVI IN CACIARA” – (Foto: Srour – a sinistra – con Mastella a L’Aquila) – “Il danni fatti da questa amministrazione rischiano di superare quelli del terremoto”. Il responsabile regionale dell’Udeur Mimmo Srour che insieme a Giorgio De Matteis ha reso pubblica la missiva dell’Università di Firenze sul piano di ricostruzione dell’Aquila non ci sta a mettere “un così grave fatto in caciara”. “Quando abbiamo reso pubblica la denuncia dell’università di Firenze – dice Srour – sapevamo benissimo che l’amministrazione comunale e il sindaco avrebbero messo il fatto, come sempre, in caciara per non far capire e non discutere la sostanza del documento.
Noi abbiamo ritenuto che gli aquilani dovessero conoscere la verità e la storia del piano. Perché una cosa è certa, la storia che ne palerà. Parlerà dei molteplici errori imputabili al sindaco Cialente e alla sua giunta, a cominciare dai 19 insediamenti distribuiti da Camarda a Cese di Preturo, per finire alla redazione del piano di ricostruzione che piano non è”.
“Non voglio rispondere agli insulti – prosegue Srour – perché non servono a nessuno. Vorrei solo che la città tutta, discuta del proprio futuro. Mi piacerebbe ne discutessero le associazioni di categoria, gli ordini professionali, le associazioni culturali, tutta la società civile.
Ma prima di tutto vorrei che ne parlasse l’assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano. Quello che è accaduto è grave: l’università di Firenze ci sta dicendo che disconosce l’elaborato contenuto nel piano riconducendolo ad un saggio per studenti.
E conclude:”Prendiamo esempio dall’Emilia che ha da subito pensato all’economia e non ci meravigliamo quando il Presidente Errani prende ad esempio L’Aquila unicamente per scongiurare le lentezze delle autonomie locali. Mi spiace – chiosa Srour – che questa amministrazione sarà ricordata nella storia per ciò che non ha fatto o fatto male. Il danno che hanno prodotto a tre anni e mezzo dal terremoto, rischia di superare quello del terremoto”.
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