31 anni per la bretella salvatraffico
L’Aquila – Il sindaco Massimo Cialente e l’assessore Ermanno Lisi non hanno potuto raccontare alla stampa la storia della bretella Nord-Est, un breve e tortuoso tratto di strada tra Gignano e Acquasanta-Torrione: è troppo lunga, 31 anni… Hanno invece raccontato i guai affrontati dal maggio del 2007 (insediamento del sindaco) ad oggi. Incredibili, un concentrato di aquilanità totale, ovvero improntitudine, improvvisazione, superficialità , sbagli, omissioni da non crederci. 20 mesi per “smucchiare” le carte, mesi per indurre l’Enel a spostare cavi interrati di cui i costruttori della strada non sapevano nulla. Comune ed Enel non si parlavano negli ultimi 31 anni? Mesi per spostare condutture e per rimettere a posto scarpate: c’eravamo quasi, nel marzo scorso, quando si fece vivo il terremoto. Sbandamento, verifiche di opere e viadotti, controlli. Poi, alla fine, asfalto e segnaletica, e da oggi la strada aperta al traffico.
E’ un percorso salvatraffico che alleggerirà la pressione su viale del Cimitero e viale della Croce Rossa, sull’assurdo incrocio del Torrione (non c’è neppure la segnaletica orizzontale, le corsie non si vedono…), e “porterà ” tutto il traffico diretto da Est a Ovest verso Pettino. Inutile illudersi, la strada non è un capolavoro nè un modello di sicurezza: c’è un incrocio con gobbe vertiginose e senza visibilità . Forse un semaforo lo renderà più sicuro. La segnaletica in alcuni punti è sbagliata e ba rifatta subito. Ma la strada Cialente e Lisi, anche grazie all’impegno dell’impresa Palmerini, sono riusciti ad aprirla. Mancano aiole, decori, una torre luminosa alla rotatoria di Gignano (costruita ex novo), e soprattutto manca la cosa più bella: la scultura del rugbista ricavata dall’artista Di Carlo da una viva roccia dei monti di Poggio Picenze. Speriamo che arrivi e anche presto.
Il sindaco ha annunciato oggi, insieme con Lisi, una serie di prossimi interventi sulla viabilità già noti, rotatorie e brevi strade di scorrimento, e lavori sulla variante di Pile, un’altra incredibile incompiuta che però ha “solo” alcuni anni: un’inezia per L’Aquila… Ha detto che era pronto un piano traffico studiato fin nei minimi dettagli, ma poi è arrivato il 6 aprile e la città ha cambiato volto e tessuto: il piano è da buttar via. Oggi altre esigenze, uffici sbandati qua e là , centri di attrazione diversi, quartieri lontani da collegare, traffico nascente e completamente differente. Scuole dislocate in luoghi diversi da prima. Basti pensare che oggi il “corso” principale è, forse, viale Corrado IV. I centri sono tanti, non si sa bene dove.
E il Comune deve rifare tutto da principio. Diamogli una mano anche con un minimo di comprensione, ma, come ha detto Benigni ieri, ciò che spetta e non ci viene dato, chiediamolo urlando, pretendiamo. Per Benigni, è scritto nel Vangelo, per noi, molto più pedissequamente, su giornali cartacei ed elettronici. Faremo la nostra parte. (Nelle foto Col di oggi: Il sindaco Cialente, l’assessore Lisi, la bretella all’uscita ad Acquasanta, la rotatoria a Gignano)
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