Cooperfidi, bilancio e utile
L’Aquila – Nell’Auditorium Carispaq “E. Sericchi”, Centro Direzione “Strinella 88”, la Cooperfidi Abruzzo, Società Cooperativa, ha tenuto la sua annuale Assemblea Ordinaria dei Soci per l’approvazione del Bilancio 2011, e il rinnovo della cariche sociali. Il Presidente Claudio Antonelli, ha voluto sottolineare che, nonostante le difficoltà dovute al post terremoto, “l’utile dell’esercizio 2011 della Cooperfidi è risultato di € 18.844,44; ciò scaturisce dopo aver proceduto all’accantonamento al fondo rischi garanzie prestate € 8.493,72 pari allo 0,5%, dei crediti per interventi a garanzia, in misura più che previdenziale”. Con estrema chiarezza e senso critico, il presidente ha enunciato le molte difficoltà emerse nel dopo sisma. “Specialmente nell’ultimo anno la sostanziale estranietà del sistema finanziario alle dinamiche aziendali – ha aggiunto – ha determinato per le piccole e medie imprese meno redditizie una maggiore difficoltà di accesso al credito.” Tuttavia, nella realtà della provincia di L’Aquila, l’aumento delle erogazioni nel 2011 non è venuto meno, anzi ha avuto un incremento. “La Cooperfidi ha erogato 219 finanziamenti andati a buon fine, per un totale di € 10.845.600 contro i 10.000.000 di euro del 2010. A tale finalità la Regione Abruzzo ha erogato € 154.243,00, che, in base alla Legge 39 del 1998 ha consentito fi abbattere i tassi dull’erogato del 2011”. Il Direttore della Cooperfidi, Gennaro Marrone, non ha posto l’accento sulle difficoltà nei rapporti con gli istituti di credito: per i tempi lunghi nell’istruttoria delle pratiche di finanziamento; per il costo del denaro che nella varie commissioni supera il 25% ; per la mancanza di potere decisionale da parte dei direttori di alcune banche locali nella concessione dei prestiti o negli sconfinamenti; per i rapporti con equitalia per le opportune rateizzazioni e l’abbattimento degli oneri esageratamente alti e sulla percetuale dell’imposta anche sugli interessi di mora. Da parte della Cooperfidi si avverte l’urgente necessità di una maggiore apertura alle esigenze degli artigiani, commercianti, PP.MM.II. affinché possa esservi la reale sospensione, per almeno tre anni, sui prestiti pre sisma; al fine della ripresa delle attività produttive, in particolare, nel cratere. Nei numerosi interventi dei Soci al dibattito che ha preceduto l’approvazione del bilancio è riemerso il difficile rapporto con le banche locali. In tale contesto non poteva mancare l’intervento del funzionario della Carispaq presente, Alfredo Di Giovanni, che ha voluto riconfermare la disponibilità e il ruolo della della Cassa anche in favore della categorie rappresentate dalla Cooperfidi.
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