Benigni dà del “grande comico” a Silvio


e94791a72ff1bb9a1L’Aquila – Roberto Benigni, ormai si sa, non ne lascia cadere una quando si tratta di Silvio Berlusconi. Da grande improvvisatore, anche oggi a L’Aquila ha colto la palla al balzo, per strappare un sorriso a chi si era accalcato nell’auditorium della Finanza per lui. E così ha imbroccato una battuta strappata di peso dalla cronaca: “Su questo palco – ha detto – in tre giorni, si sono avvicendati Verdone, Berlusconi e il sottoscritto: tre grandi comici…”. E giù l’applauso della platea, divenuto più forte quando l’artista toscano ha rincarato la dose: “Quello del 15 agosto, ieri, però è il più grande di tutti!”. Berlusconi, appunto, che ha trascorso tre ore del suo ferragosto a L’Aquila visitando cantieri e parlando con la gente. Benigni era stato invitato dalla Protezione civile e non aveva dato subito la disponbilità, poi invece è arrivato ed ha subito impugnato una borsa con la scritta “protezione civile”. Battute su Bertolaso, ma affettuose. Come sempre, improvvisazione totale e discorso che segue se stesso, generandosi nel corso dell’eloquio inarrestabile. Simpatia e graffi, un ciclone che travolge il pubblico e lo incalza. Una bella presenza tra persone che di ridere non hanno molta voglia, più inclini alla commozione che allo sberleff0. Un bel pomeriggio, due belle presenze, Verdone e Benigni, oltre a quella ormai familiare del presidente Berlusconi ieri. Un sorriso contribuisce a sconfiggere la paura del terremoto, il bruciore ustionante dei ricordi, i timori e le paure del prossimo autunno che si avvicina. Benigni ha parlato con trasporto ed enfasi di coraggio,di voglia di rivivere, di forza nell’animo degli abruzzesi, coronando il suo discorso con la recitazione del 26/mo canto dell’Inferno di Dante: “… fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza…”. Uno scroscio di battimani, di grida, di parole affettuose e lui ha ricambiato: “Se potessi mi lancerei in mezzo a voi per baciarvi sulla bocca, uomini, donne, vecchi, bambini, animali…” . Il grande istrione diventa sublime, sprizza amore e simpatia, lampeggia di genialità.


16 Agosto 2009

Categoria : Cronaca
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