“Una legge per le costruzioni”
L’Aquila – ANCE – CNA COSTRUZIONI – APIEDIL – CONFARTIGIANATO ACAI – CASARTIGIANI – CLAAI – LEGA COOP
CONFCOOPERATIVE – FILLEA CGIL – FILCA CISL – FeNEAL UIL ABRUZZO scrivono: “Il settore delle costruzioni rappresenta in Abruzzo il 15% del PIL con 40.000 occupati diretti ai quali si sommano altrettanti lavoratori nell’indotto. La crisi profonda sta determinando gravi danni per l’economia e l’occupazione (- 12.000 occupati nell’ultimo triennio e – 8.000 nell’ultimo anno) con tendenza in aumento. La crisi, purtroppo, investe tutta la filiera: i produttori, le imprese, le maestranze, i professionisti (forse non i Rappresentanti degli Ordini).
Per queste ragioni sono necessari interventi immediati che diano la possibilità di far ripartire almeno gli investimenti dei privati e delle imprese, altrimenti c’è il rischio concreto di una destrutturazione dell’intero settore. Gli Stati Generali delle Costruzioni Abruzzesi chiedono che la Regione promulghi una legge sui seguenti principi fondamentali: risparmio del territorio, riqualificazione urbana, efficienza energetica, acustica e sicurezza sismica.
Si stima che, qualora la Regione Abruzzo sia in grado, in tempi brevissimi, di promulgare una legge per l’edilizia, così come ha già fatto la Regione Puglia, potranno avviarsi 4 – 5.000 cantieri con una occupazione di 15 – 18.000 addetti che rimetterebbe in moto tutta l’economia Regionale. Gli Stati Generali, inoltre, sollecitano che venga, al più presto ripresa ed approvata anche la normativa regionale relativa all’urbanistica”.
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