La Provincia e la superstrada monca
L’Aquila - (Foto: la superstrada rimasta incompiuta) – Il Consiglio Provinciale tramite l’interrogazione del consigliere di maggioranza Gabriele Fulvimari, si e’ occupato della questione dei lavori del 3° Lotto della S.S. 260 Picente da Cagnano Amiterno a Marana. Pur essendo tale intervento ricadente nelle competenze della Regione Abruzzo e dell’ANAS, la Provincia nella persona dell’Assessore alla Viabilita’, Guido Quintino Liris, ha deciso di farsi promotrice di un incontro istituzionale per la disamina dello stato dell’arte. L’opera giace incompiuta da molti anni, e la superstrada che avrebbe dovuto aprire l’Abruzzo verso le Marche e il Lazio raggiungendo Amatrice è ferma a Cagnano. “E’ doveroso e necessario che le istituzioni prestino la giusta attenzione alla problematica della viabilita’ in quanto la realizzazione di sistemi di comunicazione adeguati, funzionali e rinnovati e’ da considerarsi complementare ed inscindibile dalla ricostruzione della citta’; – ha dichiarato Liris – e’ evidente che le modifiche del territorio, dell’assetto urbano esistente e futuro, la necessita’ di garantire strade adeguate alle sollecitazioni che la ricostruzione pesante prevede in termini di mezzi, notevoli per quantita’ e dimensioni, impone la rapida realizzazione delle opere viarie gia’ previste, soprattutto se anche finanziate e funzionali alle nostre sopraggiunte esigenze post-sisma. Tali considerazioni sono state ampiamente condivise dell’Assessore Regionale alla Viabilita’ Giandonato Morra, dal Direttore Regionale ai Trasporti Carla Mannetti, dal Capo Compartimento ANAS Lelio Russo, dal consigliere provinciale Gabriele Fulvimari nonche’ dai rappresentanti istituzionali dei territori interessati dai lavori del 3° Lotto; d’intesa, quindi, si e’ stabilita la convocazione di un tavolo tecnico, del quale mi faro’ promotore, – prosegue Liris – al fine di individuare sinergicamente il percorso piu’ breve e funzionale alla realizzazione di tale opera che, ricordo, e’ prevista nell’ atto aggiuntivo all’Intesa Generale Quadro del 2009 tra il Governo e la Regione Abruzzo e gia’ in parte finanziata per 15.000.000 di euro con i fondi C.I.P.E.”.
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