GR… (3): interrogato Barberi


L’Aquila – Nella sua deposizione, Franco Barberi ex presidente vicario della Commissione grandi rischi, ha contestato le accuse rivolte dal pm Fabio Picuti. “Nella sua memoria – ha detto – in cinque, sei punti lei si fa domande retoriche. La commissione avrebbe dovuto dare l’allarme? Prevedere il terremoto? Evacuare la citta’? Certamente no. A questo punto, pero’, mi sarei aspettato di leggere anche cosa avremmo dovuto fare e ho difficolta’ a trovarlo”. Parlando poi del contenuto della conversazione con l’ex assessore abruzzese della Protezione civile, Daniela Stati, Barberi ha aggiunto: “Chiedeva cosa fare in relazione agli allarmi e rileggendo il verbale sono rimasto imbarazzato nel vedere che solo io avevo dato risposta. Venne spiegato che la previsione sul radon non e’ attendibile, che qualsiasi previsione deterministica e’ impossibile, che la sequenza sismica non preannuncia niente ma focalizza l’attenzione su una zona sismogenetica in cui prima o poi un grosso terremoto ci sara’. Quale tranquillizzazione ho dato?” Rumoreggiamenti in aula da parte dei familiari delle vittime del terremoto di tre anni fa quando l’ex Sottosegretario alla Protezione civile, ha aggiunto: “Se avessimo avuto la percezione che le notizie potessero uscire fuori, ci saremmo comportati diversamente. Tra esperti – ha concluso – molte cose si danno per scontato perche’ si ha un bagaglio conoscitivo. Non sapevo di trovare nella riunione ‘orecchie strane’, persone che non facevano parte della Commissione.
“In Italia nei prossimi anni ci sono ad attenderci tragedie, calamita’, miliardi di danni, morti”. Lo ha detto nella sua deposizione, Franco Barberi, ex sottosegretario alla protezione civile, imputato nell’ambito del processo contro i sette membri della Commissione grandi rischi (di cui era presidente vicario) che si sta svolgendo all’Aquila. “In Italia – ha aggiunto – bisogna costruire bene e fare interventi di consolidamento delle costruzioni edificate prima della classificazione sismica della zona. Il nostro e’ un paese che ha un elevato rischio sismico e solo tardivamente si sono classificate le zone sismiche. Parlare dei terremoti per noi e’ una ferita aperta, soprattutto quando si parla di morti e distruzione. Ci interroghiamo sempre su cosa di meglio avremmo potuto fare”.


30 Maggio 2012

Categoria : Cronaca
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