GR (2): interrogato Mauro Dolce
L’Aquila – “Durante la riunione due funzionari del dipartimento, D’Annibale e Salvatori, prendevano appunti e anch’io i miei. Loro compilarono una minuta di verbale, una bozza, con quello che avevano scritto, e dopo la riunione, mentre con la macchina mi dirigevo a Napoli perche’ avevo impegni, misi un po’ in ordine i miei appunti sintetici”. Lo ha detto Mauro Dolce, direttore dell’ufficio rischio sismico della protezione civile (non componente della Commissione grandi rischi) ma accompagnatore di De Bernardinis (delegato dal capo dipartimento), parlando in aula del doppio verbale della riunione della Commissione grandi rischi, quello ufficiale e la bozza. “Il giorno successivo – ha aggiunto Dolce – ricevetti la email da D’Annibale e da un confronto vidi che il suo verbale aveva un’impostazione troppo da stenografi e mancava qualche elemento percio’ sviluppai i miei appunti continuando per concetti, che mi sembrava il modo migliore. Il 2 o il 3 era gia’ pronto il verbale, poi avvenne il terremoto e il 6 lo portai. La bozza ha qualcosa in piu’ ma ci sono contenute cose che in termini scientifici sono riportate cosi’ come sono state espresse”. Infine sullo scarico di energia Dolce ha concluso: “sta sulla minuta, io non lo avevo appuntato perche’ mi sembrava irrilevante rispetto alla conclusione che uno sciame non cambia la pericolosita’ di base di un’area”.
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