“Abruzzo non paghi colpe che non ha”
L’Aquila – CHIODI A MONTI SUL “CAMMINO VIRTUOSO” DELLA REGIONE – “L’Abruzzo non e’ piu’ una ‘regione canaglia’, ma e’ una regione che negli ultimi anni, dati alla mano, ha operato grandi passi in avanti in materia di risanamento dei conti pubblici e della sanita’”. E’ quanto scrive il presidente della Regione, Gianni Chiodi, al presidente del Consiglio, Mario Monti, alla vigilia delle misure che il Governo intende prendere in tema di riduzione della spesa pubblica, compensazione delle misure fiscali e patto di stabilita’.
“Rischiamo seriamente che l’Abruzzo paghi per colpe che non ha piu’”, ha detto il presidente della Regione, “per questo ho scritto al presidente del Consiglio dei ministri con l’intenzione di spiegare la peculiarita’ e la posizione sui generis dell’Abruzzo dopo un cammino virtuoso i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti”. I provvedimenti governativi a cui si riferisce Chiodi sono: la cosiddetta “spending review”, il Patto di stabilita’ e la compensazione dei crediti e dei debiti fiscali per i possessori di partita Iva. “Tutti questi provvedimenti – ha spiegato il Presidente – tendono a penalizzare le regioni in Piano di rientro sanitario, ma la Regione Abruzzo pur stando formalmente in piano di rientro e’ tra le quattro regioni (Lombardia, Marche, Umbria e Abruzzo) in Italia che ha presentato, in materia sanitaria, un avanzo economico di bilancio per il 2011 pari a 60 milioni di euro. Un risultato eccezionale, che in questo modo rischia di cadere nel vuoto”. Si rischia, insomma, che l’azione di risanamento finora portata avanti sul territorio non produca benefici in vista dei provvedimenti del Governo. “Sui quali – ha sottolineato Chiodi – l’Abruzzo ha gia’ avviato un processo avanzato di attuazione. Sul taglio della spesa pubblica non prendiamo lezioni da nessuno e anzi, provocatoriamente, dico che l’Abruzzo e’ pronto a fornire i commissari al Governo visto che in questa Regione abbiamo ridotto la spesa pubblica, il debito di bilancio del 14% e risanato i conti della sanita’”.
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