Frodi creditizie: numerose in Abruzzo
L’Aquila – Appropriarsi di denaro usando l’identità degli altri, ovviamente del tutto ignari. E’ una realtà in crescita, ritenuto preoccupante e in aumento anche in Abruzzo. Il fenomeno delle frodi creditizie, che si realizza mediante furto di identita’ e la richiesta di credito utilizzando dati identificativi altrui o creando delle false identita’, in Italia conferma avere dimensioni preoccupanti e, soprattutto, essere in costante evoluzione. Dalle evidenze contenute nell’ultima edizione dell’Osservatorio CRIF-MisterCredit , si apprende da Bologna, sulle frodi creditizie, emerge che, nel 2011, in Abruzzo si e’ verificato il 3,48 % dei circa 22.100 casi rilevati in Italia, con un ‘bottino’ medio di 6.635 euro. Questo dato risulta oltremodo significativo se si considerano la forte contrazione del numero di finanziamenti richiesti dalle famiglie (-19% i mutui ipotecari e -4% i prestiti – fonte CRIF) ma, soprattutto, il fatto che le rapine a danno degli istituti di credito italiani nello stesso periodo sono state complessivamente circa 1.100 (fonte Ossif). Entrando nel dettaglio, Chieti e’ stata la provincia dell’Abruzzo nella quale si e’ registrato il maggior numero di casi, che la pone al 20esimo posto assoluto di questa poco invidiabile classifica su base nazionale, seguita da Teramo (al 21esimo posto del ranking), L’Aquila (28esimo) e Pescara (34esimo). Ma se consideriamo la classifica per incidenza dei casi di frode rispetto alla popolazione residente in provincia, Teramo risulta essere addirittura al quarto posto assoluto, seguita da L’Aquila (decimo), Chieti (dodicesimo) e Pescara (quattordicesimo). Per quanto riguarda, invece, l’importo medio piu’ elevato, in regione il record tocca a Teramo con 8.298 euro, seguita da L’Aquila con 6.638 euro, Pescara, con 6.061 euro, e Chieti, con 5.441 euro.
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