“Strappato il velo dell’ipocrisia”
Giulianova – Scrive il PD cittadino: “Il gioco di tutti quelli che da tempo lavoravano nell’oscurità e nell’ombra per far cadere la Giunta Mastromauro è finalmente venuto allo scoperto. Le prime avvisaglie con le trappole poste con la lottizzazione delle Palme, con la mai chiarita proposta di ritiro del punto all’Odg. Era tutto pronto. Ma non erano le Idi di Marzo. Poi i continui feroci attacchi dei nostri inquisitori su ogni questione. Tutto sbagliato, mai una cosa giusta! Denunce alla magistratura, alla Corte dei Conti e chi più ne ha più ne metta, manca solo la richiesta al Presidente della Repubblica di richiesta di scioglimento del Consiglio per infiltrazione mafiosa. Gli alberi di Natale del PDl. Il passaggio tra le file della opposizione di alcuni ex consiglieri Pd illuminati improvvisamente sulla via di Damasco dal fatto di essere questo un partito di pazzi estremisti e loro i paladini del moderatismo. Le dimissioni dell’assessore Mastrilli quale cacio sui maccheroni, tanto che al suo arrivo in Consiglio Comunale convocato per discutere delle dimissioni sue dimissioni, egli stesso, viene salutato calorosamente e felicitato da tutte le opposizioni nessuno escluso e lui risponde altrettanto calorosamente. Tutto è fatto. Tutto è pronto, persino la richiesta di sfiducia al sindaco (che non può essere votata perché non c’è uno specifico punto). La maggioranza di Mastromauro non esiste più, non resta che infilzare il pollo.
Improvvisamente il Colpo di scena.
Giancarlo Cameli annuncia il suo ingresso nell’UDC e di fatto il suo ingresso nella maggioranza consiliare.
Il dramma si compie. Apriti cielo. Le opposizioni si ritrovano senza argomenti, armi spuntate in mano, tutte i loro argomenti improvvisamente svaniscono come nebbia al sole. Perdono le staffe. Insulti ed epiteti irripetibili a Giancarlo Cameli e alla figlia assessore Nausica (a loro esprimiamo tutta la solidarietà e la stima del Partito Democratico).
Quello che è inconcepibile è il fatto che a tutti coloro che vanno via del Pd e dalla maggioranza ponti d’oro. A Giancarlo Cameli che liberamente decide di aderire ad un partito politico, a Mimì Di Carlo e Roberto Ciccocelli che invece guardano ai bisogni della Città e della collettività insulti e contumelie.
Ora il gioco è finito, il velo è stato strappato.
A queste opposizioni astiose e livorose in questo grave momento di crisi che attraversa il paese, diciamo di smetterla con le camarille oltretutto pure scoperte e da ora in poi di essere più attenti ai reali bisogni dei cittadini e della gente. Noi pensiamo a questo. Il voto di qualche giorno fa ci ha dato ampiamente ragione.
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