Commercio, la Regione… partorisce


Pescara – NUOVE NORME SULLE APERTURE FESTIVE – Prima anni e anni di piena confusione, proliferazione esagerata di grande distribuzione specie sulla costa, dispute e discordie sulle aperture e sugli orari, poi norme confuse e insufficienti. Nel frattempo, come è avvenuto a L’Aquila, centri commerciali continuano ad aprire i battenti persino in aree a rischio esondazione, come è avvenuto per un negozio cinese.
Ora, finalmente, la Regione… partorisce delle regole. Che, sostiene, sono condivise dalle organizzazioni commerciali. I consumatori? Nessuno li ha consultati, ma si sa che l’orientamento dei più è per l’apertura nei giorni festivi.
“La proposta di legge regionale, appena approvata in Giunta e condivisa da Confcommercio, Cna commercio, Filcams CGIL, Confesercenti e Fisascat Cisl, che introduce nuove norme in materia di commercio, rappresenta una risposta al Decreto sulle liberalizzazioni messo in campo dal Governo”. Lo ha affermato, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa, il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione.
“In questo progetto di legge – ha sottolineato l’assessore – viene ribadita la volonta’ della Regione di proseguire con il blocco della grande distribuzione per un periodo di 48 mesi decorrenti dalla data di entrata in vigore della legge regionale 17 del 2010. Inoltre, viene stabilito che le giornate di apertura nei giorni festivi e domenicali saranno 26+4, con una integrazione fino a 10 giornate in piu’ solo per esigenze del territorio e della collettivita’ in relazione a specifici eventi o iniziative di promozione del commercio”. Con tale normativa si e’ voluto, in sostanza, ribadire il principio della competenza della Regione a legiferare e a decidere in materia di commercio e quindi in materia di disciplina degli esercizi commerciali cosi’ come prevede l’articolo 117 della Costituzione. “Mi sento in sintonia con tanti commessi e con i piccoli e medi commercianti e anche con persone impegnate nella grande distribuzione – ha proseguito Castiglione – che ritengono che tra la liberalizzazione selvaggia e l’eccessiva burocrazia ci sia lo spazio per una regolamentazione ragionevole che tuteli tutti coloro che animano il settore”.


23 Maggio 2012

Categoria : Cronaca
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