Mafia e “zona grigia”
L’Aquila – Questa mattina, presso l’Auditorium “Gen. Salvatore Florio” della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di L’Aquila, si è tenuto il Convegno sul tema: “Mafia e la cosiddetta Zona Grigia”. All’evento sono intervenuti in veste di relatori, il Dr. Giuseppe Pignatone, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma ed il Dr. Michele Prestipino Giarritta, Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Reggio Calabria.
La Scuola, preposta alla formazione tecnico-professionale dei futuri ispettori del Corpo, ha promosso ed organizzato l’evento che si inserisce tra le primarie progettualità culturali dell’Istituto.
I puntuali contributi, forniti dagli illustri relatori, hanno offerto la possibilità di ascoltare le esperienze maturate sul campo da parte di due magistrati particolarmente impiegati sulla frontiera più esposta nel contrasto alla criminalità organizzata.
Un’occasione per accendere i riflettori su una realtà di grande attualità, quella della mafia e del ruolo della cosiddetta “area grigia” che, afferma il Dr. Giuseppe Pignatone, riprendendo la metafora del sociologo Rocco Sciarrone, “è quello spazio opaco tra legale e illegale nel quale si realizzano le collusioni tra mafia e professionisti, politici, commercialisti. Questa zona grigia accompagna da 150 anni il fenomeno mafioso in Italia e si frappone tra i mafiosi e la gente per bene. La paura non è l’unico motivo per sottostare alla mafia, molto spesso è la convenienza, immediata e a lungo termine, che spinge politici, imprenditori ma anche ogni altra ‘categoria’ della società a chiedere favori al boss locale. Per contrastare la mafia è necessario colpire proprio questa rete di relazioni cominciando dalla formazione nelle scuole, dall’educazione, dall’etica”.
Riprendendo l’analisi del fenomeno, il Dr. Michele Prestipino ha infine soggiunto: “La zona grigia è uno strumento indispensabile per garantire la stessa sopravvivenza sui territori di origine e l’espansione verso altre aree per l’ndrangheta e le altre mafie. È la terra di mezzo dove sono celati i segreti più inconfessabili e dove opera un esercito di professionisti disponibili dotati di conoscenza nell’utilizzo di sofisticati canali di riciclaggio internazionali. Senza zona grigia non c’è mafia pericolosa e potente, poiché tutto ruota intorno ai consistenti interessi economici criminali che annientano ogni sviluppo”.
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