“Sismografie”, ritornare a L’Aquila


L’Aquila – Giovedì alle 16 alla facoltà di Lettere, a Bazzano, FABIO CARNELLI, ORLANDO PARIS, FRANCESCO TOMMASI presentano SISMOGRAFIE – Ritornare all’Aquila mille giorni dopo il sisma. L’impegno degli autori consiste in un atto di ricostruzione dei vissuti, e di risemantizzazione dell’evento, che non corrisponde all’emendazione di un lutto. La tonalità di questi saggi, in cui non manca lo scavo genealogico dei discorsi come dei dispositivi dei poteri, è quello di un “rallegramento”, da intendere come un ripopolamento del reale, dopo la sua desertificazione mediatica.
Ma a cosa mira questa intensa attività? A ristabilire la verità perduta dell’evento, al rischiaramento della razionalità del reale? Non è così.
Poiché lo sguardo distante, ma partecipe, di chi osserva la catastrofe non è il risultato di un’alienazione, né di un’immaginazione dialettica, ma di un cum-patire, un sentire-in-comune, dunque una passione incarnata e collettiva precedente alla distinzione tra un soggetto che guarda e un evento osservato, tipico dello sguardo filosofico moderno, come dello stesso broadcasting televisivo. Il gesto filosofico di questo libro sta nell’impegno a maturare uno “sguardo ermeneutico” oltre la visibilità garantita da uno schermo.
Nasce da questa intuizione l’esigenza etica, prima ancora che metodologica, di ricostruire una distanza tra l’osservatore e l’evento, non per prendere congedo, bensì per sentirlo più intensamente e comprenderlo, spiegarlo, narrarlo, testimoniarlo. Alla fine ci rallegriamo del ritrovamento della distanza. Quello che fa tremare la voce, e abbassare lo sguardo.
Interverranno: Fabio Carnelli, Orlando Paris, Francesco Tommasi, Emanuele Sirolli, Rita Ciccaglione, Lina Calandra – Docente, Massimo Prosperococco – Moderatore – L’Aquila eMotion – Effigi Editore.

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LUCANTROPI
A CURA DI GIUSEPPE NAPOLI

Una grande inchiesta tra memoria e sogni.
La Lucania raccontata dai nipotini del sisma. Il cinema di Corleto Perticara chiuso dopo il terremoto e mai più riaperto. L’arrivo del petrolio e dei sogni di carta.
Le occasionimancate, e quelle inseguite a Marsico Nuovo e Latronico. Vado via, resto qui. L’ossessione di facebook e twitter come tic antipredessione, ma anche memoria delle tradizioni cucite addosso alla modernità come a Lagopesole: torniamo a fare i contadini, ma non da morti di fame. Cos’è la Lucania, oggi.
E cos’era ieri, all’indomani del terremoto del 1980.
Ma soprattutto: cosa sognano per il futuro di questa terra i suoi giovani.
Cinquanta ragazzi, cinque istituti superiori, una sola terra.E sono proprio i nipotini del sisma i protagonisti di un esperimento editoriale curato dall’Osservatorio permanente sul dopo sisma, diretto dal giornalista di Repubblica Antonello Caporale: raccontare la Lucania di oggi attraverso le suggestioni e gli occhi di chi, il terremoto, non l’ha mai vissuto. Hanno provato a farlo con un istant book, Lucantropi, e con un istant video girato con il videofonino, La Basilicata nel cellulare. Il sisma come occasione per rifarsi, per giocare senza azzardo l’ennesima partita al tavolo dello sviluppo.


23 Maggio 2012

Categoria : Cultura
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