Sisma Emilia, commozione a L’Aquila
L’Aquila – Un terremoto di magnitudine quasi uguale (5,9 ml), quasi alla stessa ora (la 4 circa), con morti, feriti e distruzione. Ipocentro non profondo, meno di 8 km, quello aquilano fu di 10 km. Quando l’ipocentro è poco profondo, le scosse colpiscono con durezza estrema in superficie, anche se in aree meno vaste. Similitudini che vengono notate in Abruzzo.
Gli aquilani stanno vivendo con commozione e partecipazione quanto sta accadendo in Emilia all’alba di oggi, perchè tutto ricorda la tragedia aquilana dell’aprile 2009. La gente è impressionata e vicina agli emiliani, dei quali condivide come nessun altro la paura, lo stato di ansia e di disperazione di quesre ore. Il sisma emiliano somiglia in modo impressionante a quello abruzzese, perchè anche lì da tempo le scosse si susseguivano con diversi epicentri nell’Appennino modenese, tra Modena, Mirandola, Parma, Ferrara e altri centri. Un periodo sismico che durava da mesi e mesi ed è culminato questa mattina nella devastante scossa 5,9 delle 4, seguita da un numero impressionante di altre scosse (anche forti, oltre il 4 ml) che perdurano fino alla tarda mattinata. Ad affrontare la situazione ancora quel Franco Gabrielli che era prefetto a L’Aquila nell’aprile 2009, oggi capo della Protezione civile nazionale.
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