La mafia teme il ricordo
L’Aquila – IL COISP DEPONE FIORI AL MONUMENTO AI CADUTI IN QUESTURA – (di Santino Li Calzi, sindacato di polizia COISP) – “Quanto avvenuto oggi a Brindisi è la prova che la Mafia teme il ricordo, teme la tensione ideale della società civile, teme l’impegno civile di quei giovani che giorno dopo giorno dedicano il proprio impegno a costruire un’Italia nuova, un’Italia che sappia affermare i valori della Legalità e della Giustizia, rifiutando le logiche dell’illegalità, della violenza, della prevaricazione. E’ nel ricordo del volto sorridente di Melissa, nella disperata lotta per la vita di Veronica e delle altre ragazze rimaste ferite nel terribile attentato di questa mattina davanti alla scuola dedicata a Francesca Morvillo e Giovanni Falcone, alla vigilia del ventennale della strage di Capaci, che affermiamo la necessità di ricordare, oggi più che mai, il valore del ricordo delle vittime della mafia, del terrorismo e di ogni forma di illegalità.
Ed è proprio per affermare la volontà del ricordo che il COISP aquilano il 23 maggio alle ore 17.59 deporrà una composizione floreale, per ricordare Melissa, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo ed i Poliziotti Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani e tutte le vittime della mafia.
Il COISP auspica che tutta la cittadinanza partecipi a questa iniziativa, per il momento esprimiamo la solidarietà ai familiari di Melissa e delle altre ragazze coinvolte nell’attentato, rivolgendo a queste ultime l’augurio di superare al meglio questi momenti drammatici. Non possiamo però sottrarci dal ricordare al Governo ed al Parlamento di evitare inutili sfilate e le cordate del dolore, ma piuttosto di assumere iniziative concrete come, rafforzare, con uomini, mezzi e risorse, le Forze di Polizia impegnate nella lotta alla criminalità, e lavorare sul fronte della certezza della pena e dell’inasprimento delle sanzioni, fino a valutare l’introduzione nel nostro ordinamento di pene serie e concrete per delitti così efferati contro la vita e contro l’esistenza stessa del nostro Stato”.
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