Turismo, oggi si contrattano letto e pasto
L’Aquila – Un’estate con una inattesa novità : tutto si contratta, anche un posto letto, oppure un pasto. Eccoci all’ultimo e vero esodo d’estate. O almeno a quello che un tempo era il momento dei grandi esodi di milioni di persone. Il week end di ferragosto non teme però crisi e anche solo per due o tre giorni gli italiani non rinunciano a lasciare le città per qualche ora di vacanza. E da domenica sono previsti i primi rientri dei vacanzieri, ma scaglionati. Tanto che la società Autostrade che aveva stimato una domenica da bollino rosso ha rivisto le sue posizioni e parla di ‘fascia critica’ per il traffico. Inoltre, secondo le Ferrovie, saranno in molti a scegliere il treno. Le previsioni del tempo annunciano ancora caldo, con rialzi di 2-3 gradi, qualche nuvola sabato al sud e domenica piogge al nord. In Abruzzo, le spiagge a occhio e croce appaiono strapiene, almeno da questa mattina. L’affluenza dall’sterno è diventata elevata, ma solo nell’ultima settimana: moltissimi bagnanti sono abruzzesi dell’interno scesi al mare. Traffico elevato, ma non critico, questa mattina. Alle porte degli alberghi bussano in tanti, ma spesso solo per chiedere una camera per due notti appena. Stranieri, pochissimi. Gli albergatori rivelano che sta dilagando un’abitudine che per loro è sintomatica: le persone chiedono una camera, s’informano sul prezzo e sollecitano lo scontro. “90 euro? Me la dà per 60 euro?”.
Insomma, il prezzo dell’albergo si contratta… Per i pasti, l’offerta è davvero molto vasta e variegata, perchè non è difficile, girando un po’, trovare un pasto composto da primo e secondo per meno di 7 euro. Affollatissimi i ristoranti annessi ai supermercati e ipermercati, dove ci si serve da soli, si mangia anche decentemente e si beve qualcosa, pagando meno di 8-9 euro. Ci si può accontentare anche di una sola portata, un primo, o un’insalata, o frutta, e pagare ovviamente solo ciò che si consuma. Clienti di tutti i tipi e a centinaia. Ma domani la maggior parte di tali locali resteranno chiusi: due giorni di porte sbarrate per migliaia di persone. Tutti gli operatori della ricettività turistica sono concordi: la gente non può, ma spesso non vuole, spendere soldi. E’ un lontano ricordo l’estate delle famiglie che si trattenevano 15 giorni o un mese. Oggi tutto è mordi e fuggi.
(Nella foto: Nelle città interne finalmente in questi giorni… parcheggi a disposizione, tutti vuoti o quasi)
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