Ecco le gelate, agricoltura in ginocchio


Avezzano – TERMOMETRI SOTTO ZERO, MAZZATA PER GLI AGRICOLTORI – Chi si era illuso che, almeno quest’anno, ci si potesse salvare dalle gelate di tarda primavera, è smentito: sono arrivate. La neve sui monti, il termometro a picco negli ultimi tre o quattro giorni, la notte scorsa addirittura zero gradi a L’Aquila (ma nei dintorni, a oltre 1000 metri di altitudine, anche due o tre gradi sotto zero), hanno confermato la… tradizione. Alberi da frutta stroncati, colture danneggiate, orti domestici bruciati dal freddo. Naturalmente nelle zone di maggiore importanza agricola, il danno è rilevante.
Gli agricoltori della Marsica hanno visto sfumare in pochi giorni mesi di intenso lavoro nei campi. La drastica e anomala diminuzione delle temperature di questi ultimi giorni, scese fino a tre gradi sotto lo zero, ha infatti danneggiato irreparabilmente diverse colture del territorio marsicano. A darne notizia sono il Comune di Celano e la Coldiretti L’Aquila alla quale sono giunte numerose segnalazioni dagli agricoltori di tutto il comprensorio sottolineando l’importanza dei danni e il perpetuarsi di una condizione gia’ gravemente compromessa.
“In questi giorni si sono verificate delle vere e proprie gelate che hanno causato danni ingenti soprattutto alle colture delle patate, del mais e dei pomodori che erano stati appena trapiantati – ha spiegato il presidente della Coldiretti Salvatore Di Benedetto – si tratta di danni irreparabili che mettono a dura prova per l’ennesima volta i nostri agricoltori. Auspichiamo pertanto una tregua dal gelo e la clemenza di madre natura affinche’ le poche colture salvabili possano rigermogliare”. Opinione condivisa anche da Cesidio Piperni, assessore alle politiche agricole del Comune di Celano: “In questa drastica situazione, che penalizza un settore gia’ in difficolta’, mi preme sottolineare che quella delle patate e’ per il Fucino la coltura di punta del settore agricolo perche’ un quarto della semina e’ rappresentato da questa tipologia di coltivazione. Consapevoli della gravita’ dei danni, abbiamo intenzione di convocare al piu’ presto le associazioni di categoria per richiedere alla Regione Abruzzo il riconoscimento dello stato di calamita’ con l’auspicio che le istituzioni prendano atto di una situazione che, per entita’ dei danni, e’ persino superiore a quella dello scorso anno dovuta all’alluvione che ha distrutto intere coltivazioni, ma il cui grido di allarme e’ rimasto purtroppo inascoltato”. Quello che vivono in questi giorni gli agricoltori della Marsica e’ un ulteriore disagio – conclude la Coldiretti – che va ad aggiungersi alle gia’ irrisolte problematiche che portano alla sempre piu’ progressiva riduzione delle attivita’ agricole, penalizzate dal costante incremento del carburante, dai mancati aiuti e dell’incremento dei costi di produzione.


18 Maggio 2012

Categoria : Economia
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