Proposte giovanili per l’economia
Avezzano – Gianmarco Piccone – Comitato ANTI-VIVISEZIONE, Emanuele Scoccia – Comitato Pendolari 5:30, Lorenzo Scoccia – Comitato ANTI-VIVISEZIONE, Lucia Proto – Presidente Comitato Pendolari 5:30 scrivono: “In questi ultimi anni abbiamo assisto a una forte crisi dell’economia mondiale che in Italia è stata avvertita molto più che in altri Paesi a causa della forte inefficienza della pubblica amministrazione e dei poteri interni del nostro Paese che ostacolano la realizzazione di un welfare democratico. L’Italia negli ultimi dieci anni non è riuscita più a crescere, anzi ultimamente il nostro PIL è ufficialmente in recessione. Molteplici sono i motivi di questo fallimento: prima fra tutti, l’affermazione di un sistema socio-economico basato sull’illegalità, il crimine e l’ignoranza, che favoriscono soltanto i poteri delle lobbies e delle varie organizzazioni sempre più radicate sul territorio.
Purtroppo, lo Stato a causa della grave crisi economica e di un debito pubblico elevatissimo, non è più in grado di sopportare questo fardello e i vari governi che si sono succeduti ne hanno scaricato il peso solo sui cittadini onesti portando la pressione fiscale a livelli record e tagliando i servizi essenziali, come la sanità, l’istruzione e il trasporto pubblico.
Questo comportamento iniquo sta favorendo la progressiva scomparsa del ceto medio che si sta progressivamente impoverendo. Negli ultimi venti anni, sono venuti a mancare i valori morali, l’amor di patria e la fiducia verso le istituzioni, complice il sistema del berlusconismo bipartisan, che ha creato molto individualismo nella società e ha fotografato la giustizia come un pericolo da cui scappare, in quanto unica istituzione ancora funzionante, rimasta a difesa del singolo cittadino. Senza considerare che le multinazionali straniere sono più incoraggiate a investire in un Paese se i servizi generali funzionano e la sua giustizia è efficiente. Ogni anno, gli sprechi e lo stato di abbandono della giustizia – comportamento strumentale a farla decadere -, costano al PIL una perdita pari a un punto percentuale.
Nel 2011, la situazione economica italiana era talmente disastrosa che siamo stati commissariati con un governo non eletto democraticamente e asservito ai poteri forti. Infatti il “caro” Presidente del consiglio M. Monti è forte con i deboli e debole con i forti. Gran parte delle sue decisioni sono mirate al mantenimento dei privilegi delle elite ricche e potenti.
Si parla spesso di coinvolgere noi giovani nella vita politica e nel sociale, ma in realtà LA VECCHIA POLITICA HA PAURA DI NOI. Ha paura che le idee nuove e progettuali dei giovani e delle donne smantellino un sistema quasi del tutto organizzato dai poteri forti delle caste, delle comitive, delle sette, delle lobbies, sussidiarie ai servizi e all’offerta di vero welfare che invece dovrebbe fornire lo Stato pubblico. Oggi invece, l’ingresso di nuovi volti politici dalle “Mani Pulite” sarebbe fondamentale per svecchiare e rilanciare il nostro Paese, che in questo modo non riesce nemmeno ad intraprendere un sistema democratico bipolare. NOI GIOVANI ABBIAMO LE NOSTRE PROPOSTE:
FAVORIRE IL RILANCIO DEI SETTORI PRIMARIO E SECONDARIO DELL’ECONOMIA.
E’ necessario, ridare competitività alle piccole e medie imprese italiane; per questo si deve spostare la tassazione dalle imprese ai capitali speculativi ed ai ”vasi comunicanti“, attuati dalle Società, tassando le persone fisiche che vi si nascondono dietro; in questo modo verrebbero favorite le nuove assunzioni e verrebbe ridato ossigeno al tessuto economico e sociale. Bisogna assolutamente riequilibrare la tassazione fra le imprese, in quanto in questo Paese la differenza fra la pressione fiscale delle grandi aziende rispetto a quelle minori è circa del 30%. Le grandi imprese, avendo la possibilità di trasferirsi all’estero e poiché le piccole imprese italiane non possono essere competitive a livello globale a causa delle troppe tasse, contribuiscono a uccidere la nostra economia.
IL CONCORDATO ITALIA-SVIZZERA.
Per il rientro di capitali illegalmente esportati che porterebbe quindi all’accumulo di ingenti somme di denaro da destinare alla riduzione della pressione fiscale.
LA SPENDING REVIEW.
Revisione sistematica e contenimento della spesa pubblica tagliando i rami morti della pubblica amministrazione a favore di servizi essenziali come l’istruzione, la cultura, la sanità e i trasporti pubblici, senza la solita inutile “ propaganda “ della delazione; si sa bene da anni dove avvengono e come, gli sprechi fomentati dalle varie Dirigenze che poi subiscono i ricatti dei lavoratori “interni” di più basso profilo.
ABOLIZIONE DELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE.
Tali regioni sono da considerare un peso morto per lo Stato in quanto il loro gettito fiscale confluisce interamente nelle loro casse. Tale privilegio era stato concesso per favorire l’integrazione di queste popolazioni e stimolare in loro il sentimento di appartenenza all’Italia; ma, ora, per vari motivi, alcune di queste regioni stanno meglio economicamente di quelle senza Statuto speciale. (V. Valle d’Aosta e Trentino per il turismo e Sicilia per le migliaia di impiegati, profumatamente pagati, alle Provincie e alla Regione ).
GREEN ECONOMY.
Secondo l’European Photovoltaic Industry Association (EPIA) l’Italia sarà il primo Paese Europeo nel quale le fonti rinnovabili, in particolare quella fotovoltaica, diventerà economicamente competitiva con l’energia prodotta dalle fonti fossili. Lo Stato deve favorire questa posizione di leadership per ricavare nel prossimo futuro dei vantaggi economici e evitare le infiltrazioni mafiose attraverso leggi che ne regolamentino l’applicazione.
FINE DEL DUOPOLIO FRANCO-TEDESCO E FINE DELL’EUROPA DEI BANCHIERI
L’Europa è in mano ai poteri forti come le lobbies, i banchieri, gli speculatori internazionali e l’asse franco-tedesco impone alle nazioni più deboli come la Grecia dei sacrifici insostenibili che fanno perdere la sovranità nazionale e mettono in mano alla Germania le sorti economiche e sociali di tutta Europa, infatti l’unica nazione che trae grande profitto dallo spread e dalla crisi è proprio la Germania, che non paga i debiti di guerra ma impone un rigore fiscale insostenibile.
PARIFICAZIONE DI GENERE NEL MONDO DEL LAVORO.
Le donne al pari degli uomini hanno diritto, come scritto nell’articolo 3 della nostra Costituzione, a le stesse opportunità di lavoro e alle stesse possibilità di emancipazione.
SOFTWARE OPEN SOURCE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E PER LE AZIENDE che potrebbero risparmiare grosse cifre utilizzando il software free o open-source (gratuito e aperto) come Linux. Si può fare questo senza ridurre la qualità del lavoro, la sicurezza dei dati o la semplicità e comodità per l’utilizzatore. Unix è immune alle minacce informatiche e ha pochi problemi rispetto a Windows. Quindi si spenderebbe di meno per le licenze e per la manutenzione. Non si possono installare certi sistemi operativi su vecchi PC, che per questo motivo vengono spesso buttati, con grande impatto ambientale e dispendio economico. Diamo loro nuova vita installando sistemi operativi gratuiti e cedendoli ad associazioni, scuole, studenti.
ECONOMIA SOSTENIBILE ED ECOLOGICA.
Attivazione dell’agricoltura, dell’allevamento, della manutenzione del suolo e della natura, cura del paesaggio, musei all’aperto, archeologia, arte, cultura e turismo. Tutti campi abbandonati da anni in Italia, che invece, se adeguatamente sviluppati porterebbero alla nascita di nuove forme economiche sostenibili e che danno ricchezza sia in termini materiali, sia culturali.
STOP ALL’USO DELLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE A FAVORE DEI METODI ALTERNATIVI
In Italia l’83% della popolazione considera giustamente la vivisezione come qualcosa di inutile e non etico. Per dare lavoro ai giovani e far crescere l’economia dobbiamo eliminare le aziende straniere che fanno uso di sperimentazione animale, come Green Hill, abrogare la vivisezione e creare centri di ricerca basati su tecnologie e metodi alternativi più sicuri per gli uomini e non nocivi per gli animali.
TRASPORTO FUNZIONALE E SOSTENIBILE.
La crisi economica sta facendo aumentare i prezzi dei carburanti, le industrie delle automobili sono in recessione, produciamo sempre più inquinamento e ne paghiamo costi sociali ed economici molto elevati, non abbiamo un servizio dei trasporti pubblico funzionale e competitivo. E’ necessario investire su mezzi di trasporto ecologici, elettrici, per il trasporto urbano e locale, così da riattivare le industrie automobilistiche che potrebbero realizzare mezzi altamente tecnologici anche da esportare nel mondo, e su mezzi ferroviari per il trasporto regionale e interregionale.
Gianmarco Piccone – Comitato ANTI-VIVISEZIONE
Emanuele Scoccia – Comitato Pendolari 5:30
Lorenzo Scoccia – Comitato ANTI-VIVISEZIONE
Arch. Lucia Proto – Presidente Comitato Pendolari 5:30
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