Sequestri e confische per 3 mln €


Pescara – Ammonta a circa tre milioni di euro il valore dei beni mobili e immobili sequestrati stamani a due famiglie nel corso di una operazione congiunta di Guardia di finanza a polizia, condotta sulla scia di altri interventi simili effettuati nei confronti di persone, per lo piu’ nomadi, che posseggono ingenti patrimoni pur avendo un reddito pari a zero e non avendo mai presentato la dichiarazione dei redditi. L’ultimo sequestro risale a pochi giorni fa, il 9 maggio, quando personale di polizia, guardia di finanza e carabinieri ha sequestrato altri beni mobili e immobili per un valore di oltre un milione di euro alla famiglia rom Spinelli, residente a Montesilvano. Sotto sequestro, allora, due immobili di via L’Aquila 70 intestati a due bambini di 4 e 6 anni, e due motocicli.
L’operazione ha riguardato un sequestro e una confisca (relativa ad un precedente sequestro), nei confronti di due famiglie diverse di nomadi. Si e’ proceduto cioe’ al sequestro di una casa in via Monte Bertone e di un’automobile, una Alfa Romeo Mito, di proprieta’ della famiglia di Camillo e Amelia Spinelli, per un valore di 500 mila euro. Si e’ anche proceduto alla confinsca di beni e denaro per due milioni e ottocento mila euro gia’ sequestrati l’8 novembre 2011 ai danni di Umberto Spinelli, la cui famiglia e’ composta da nove persone. I sequestri erano avvenuti, lo scorso anno, in via Passolanciano, via Fonte Romana, via Valle Furci, via Colle Innamorati, via Colle Marino. Si tratta di nomadi che delinquono e hanno precedenti per reati contro il patrimonio e droga (una delle figlie di Umberto Spinelli ha 15 sentenze a proprio carico per furto): i redditi di questi rom, quindi, sono stati accumulati illecitamente e reinvestiti nell’acquisto di case, sostengono Guardia di finanza e polizia, impegnate a ricostruire la storia patrimoniale e criminale dei nomadi che si sono visti sequestrare case, auto e denaro. Per quanto riguarda il precedente sequestro, oggi trasformato in confisca, i nomadi hanno cercato di difendersi in tutti i modi, perfino dicendo di aver lavorato in nero, ma le tesi presentate sono state smontate completamente dalle forze dell’ordine e nel giro di sei mesi – hanno fatto notare polizia e Fiamme gialle – si e’ arrivati alla confisca.


17 Maggio 2012

Categoria : Cronaca
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