Rivive archeologia giumentina


Abbateggio – Venerdì 18 maggio 2012, a partire dalle ore 17.30, si svolgerà nella sala consiliare del Comune di Abbateggio il convegno europeo “RIVIVE L’ARCHEOLOGIA A VALLE GIUMENTINA – sessant’anni dopo gli scavi di Radmilli, indagini italo-francesi riscoprono uomini e ambienti di 300.000 anni fa”, promosso dal Comune di Abbateggio in collaborazione con numerosi partner, fra cui la Provincia di Pescara, il Ministero per i beni e le attività culturali e l’École francaise de Rome (avente sede presso l’ambasciata di Francia a Palazzo Farnese).

“Lo scorso aprile – spiega Antonio Di Marco, sindaco di Abbateggio – sono ripresi gli studi archeologici nella Valle Giumentina, dopo oltre mezzo secolo da quelli intrapresi e portati avanti dallo studioso del periodo Paleolitico, Antonio Mario Radmilli, che si concluderanno nel 2016. A seguire le operazioni sono tre archeologi esperti dell’era Paleolitica, Elisa Nicoud, Daniele Aureli e Marina Pagli, che durante il convegno di venerdì renderanno note scoperte inedite e notizie esclusive in merito a quanto appreso dalle indagini condotte fino ad oggi. Il progetto, inquadrato negli studi sul popolamento paleolitico dell’Abruzzo, andrà avanti per i prossimi cinque anni grazie al partenariato franco-italiano, che ha fatto sì che il nostro territorio tornasse a essere il fulcro di ricerche che possono dare molte risposte alla problematiche legate alla Preistoria e all’evoluzione dell’Uomo di Neanderthal”.

“L’appuntamento di venerdì, con il lavoro che si sta portando avanti, accende i riflettori su un’area strategica del pescarese su cui la Provincia sta investendo attraverso alcuni progetti interessando anche il centro di Abbateggio – dice Testa. Mi riferisco, ad esempio, al progetto del Distretto del Benessere, al finanziamento degli interventi finalizzati a raggiungere gli obiettivi del Protocollo di Kyoto, all’iniziativa di valorizzazione delle antiche miniere di roccia asfaltica, alla creazione di percorsi per mountain bike, equiturismo, tiro con l’arco ed altri sport, ai progetti di promozione turistica seguendo la via informatica e a quelli sull’ICT a favore delle piccole e medie imprese dell’area della Majella e alla realizzazione della linea di fibra ottica per la navigazione in internet a 20 mega abbattendo il digital divide. Da una parte, insomma, si lavora per la scoperta delle origini – commenta Testa – e dall’altra si guarda al futuro”.


17 Maggio 2012

Categoria : Cultura
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