Torna alla luce vecchio ponte
Lanciano – L’arcata di un ponte risalente a un’epoca compresa tra il XVIII e il XIX secolo e’ tornata alla luce in largo Santa Chiara durante dei lavori per il rifacimento del manto stradale. La scoperta ha destato grande curiosita’ tra i passanti e gli studenti della vicina scuola superiore del Liceo Linguistico ‘Cesare de Titta’. Gli operai erano al lavoro questa mattina con una ruspa nella trafficata rotonda che collega viale Cappuccini a corso Roma per favorire le operazioni del prossimo intervento sul manto stradale gia’ programmato dall’amministrazione comunale. Appena scoperta l’arcata, che si trovava sotto 30 centimetri di ciottolato e asfalto, i lavori sono stati sospesi. Sono intervenuti sul posto l’archeologa Roberta Odoardi, l’assessore alla Cultura di Lanciano, Giuseppe Valente, alcuni storici, semplici curiosi e alcuni consiglieri comunali. La zona e’ stata recintata.
“Si tratta con molta probabilita’ di un ponte per pedoni e carri ricostruito nel 1832 in occasione della visita a Lanciano del re Ferdinando II di Borbone – commenta all’Agi l’ispettore archivistico onorario per l’Abruzzo del Ministero dei Beni e delle Attivita’ Culturali, Domenico Maria del Bello – la verifica si fara’ sui documenti di archivio, ma dovrebbe trattarsi del ponte che collegava una delle nove porte di Lanciano, quella di Santa Chiara, all’attuale viale Cappuccini, allora strada di campagna. Proprio da quella strada e da quella porta e’ entrato in citta’ il re Ferdinando II, per questo il ponte fu ricostruito. Il ponte, che in epoca medievale con molta probabilita’ era un ponte levatoio, si trova su un fossato creato nel medioevo a difesa della citta’, essendo quella zona pianeggiante – sottolinea Domenico Maria del Bello, autore di varie pubblicazioni sulla storia di Lanciano – a differenza delle altre che invece erano difese dai ‘bastioni’. Il fossato, che un tempo andava dalle Torri Montanare alla base del Torrione Aragonese, e’ stato poi riempito in epoca recente ed attualmente e’ la sede stradale di via Silvio Spaventa”. Pochi metri sotto l’arcata del ponte ci sarebbe una conduttura dell’acqua di collegamento all’acquedotto principale.
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