800 mucche infuriate, marcia su Pescasseroli
Ofena -Il Cospa scende in piazza, o meglio scatena ben 800 mucche nel centro di Pescasseroli, tra i turisti di ferragosto. Ecco cosa annuncia Dino Rossi, il capo del Cospa: “Il 15 di agosto ottocento mucche attraverseranno il paese di Pescasseroli. L’anno scorso in questo periodo fu organizzata da Orazio Tatangelo una manifestazione alla quale parteciparono un migliaio di allevatori delle regioni interessate dal Parco Nazionale d’Abruzzo, nella quale prese parte anche il Cospa Abruzzo, per lamentare i mancati risarcimenti dei danni causati dalla fauna selvatica. Quella una manifestazione passò inosservata e, dati gli eventi, non è cambiato nulla per gli allevatori danneggiati. Allora, le mucche si sono arrabbiate!
Hanno deciso che il giorno di ferragosto assaliranno da ambo i lati il paese di Pescasseroli, dove ha la sede il Parco, perché sono stufe di concepire i propri vitelli per darli in pasto ai lupi, mentre gli albergatori rifocillano i turisti di carne di vitello proveniente dall’estero. È così che il parco promuove i prodotti locali?
Noi allevatori non possiamo fare altro che sostenere le nostre mucche visto che un vitello viene ripagato dal Parco per un terzo del valore di un cane da compagnia e soltanto quando vengono ritrovate le carcasse. Raccomandiamo quindi i turisti di mettere a riparo le proprie auto portandole fuori dal paese altrimenti verranno schiacciate dalle mucche imbizzarrite ed incazzate. In compenso però il paese verrà scacazzato e reso come era anticamente quando tutti erano allevatori e per effettuare la transumanza attraversavano le vie del paese: in quell’occasione veniva ricordato a qualche cittadino stipendiato l’importanza dell’allevamento.
Non è possibile che un allevatore venga ignorato dalle istituzioni, visto che da solo sta rappresentando i danni di un’intera comunità e che nessuno ha mai voluto risolvere perché con i soldi stanziati per la promozione dei prodotti locali e la tutela della fauna alcuni dirigenti hanno pensato bene di accontentare i parenti e gli amici dei parenti, come è successo per la gestione e manutenzione del meleto, impiantato con i soldi de “Il Centro”. Un meleto di cui il Presidente ne nega l’esistenza da dichiarazioni fatte sul quotidiano “Il Tempo”, contrariamente però, arriva una nota al Cospa Abruzzo a firma del Direttore del Parco che ne attesta l’esistenza. Ecco quali sono i motivi per cui ci sono dei disaccordi tra allevatori e Parco, è perché non ci sono accordi nell’interno dell’istituzione, in poche parole, non si sa chi comanda.
Si spera che domani nell’incontro che si terrà con i dirigenti del Parco vengano accolte le richieste degli allevatori e degli agricoltori, altrimenti i danni causati dalle mucche non saranno nulla in confronto a ciò che ha determinato il terremoto. la manifestazione è stata annunciata alla questura dell’Aquila”.
(Ndr) – Il Parco d’Abruzzo ha inviato al Cospa e ai finanziatori del famoso meleto una lettera, in cui parla di 380 piante messe a dimora a Casone di Civitella Alfedena. Nel contempo, dice il Cospa, nega l’esistenza del meleto per gli orsi. Forse c’è un po’ di confusione nelle stanze dei vip che siedono sui troni dell’ente: i primi a doversi informare su loro stessi, sono… loro!
(Nella foto: Una pittorsca manifestazione del Cospa)
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