Chiodi attacca frontalmente Cialente tacciandolo di incapacità
L’Aquila - Pubblichiamo integralmente il comunicato che il commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi ci ha inviato. “Cialente è nella confusione più totale e conferma ancora una volta la sua chiara incapacità di applicare e osservare le norme della ricostruzione. Dopo aver colpevolmente accumulato ritardi sul piano, adottandone alla fine uno ‘in fotocopia sbiadita in bianco e nero’, non riesce a capire come avviare i cantieri del centro in procedura accelerata come previsto dalla OPCM 3996/2012”.
È la dichiarazione del Commissario Delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, alle notizie relative alla pubblicazione da parte del Sindaco Cialente di una lettera del Soprintendente per l’Abruzzo che evidenzia l’impossibilità di rilasciare valutazioni sulla congruità economia e tecnica rispetto ad un progetto privato per il centro storico dell’Aquila, mancando il parere della filiera.
“Cialente dovrebbe sapere – continua Chiodi – che il problema evidenziato dal Soprintendente è stato superato con l’art. 4 dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3996/2012 firmata ormai da quattro mesi a questa parte. I progetti privati per i centri storici che hanno adottato i piani possono essere presentati entro 180 giorni dalla pubblicazione dell’atto di adozione del piano all’albo pretorio. I comuni, e non la filiera, valutano la compatibilità con i piani e, con i propri mezzi umani e strumentali, ne valutano i presupposti, anche economici e tecnici, per l’ammissione a contributo. Da ciò deriva che i riferiti 1.500 progetti giacenti nei cassetti del comune dell’Aquila possono essere valutati ed eventualmente approvati dal Comune, seguendo la procedura di cui al citato articolo 4.
È il Sindaco, dal 17 gennaio scorso e dopo l’adozione del piano di ricostruzione della città dell’aquila, che deve fare la valutazione economica e tecnica che il Soprintendente Maggi lamentava mancare da parte della filiera.
È Cialente che non sa proprio di cosa parla, cercando di celare con polemiche fumose le omissioni e i ritardi gravissimi che stanno obbligando gli aquilani del centro storico ad attendere inutilmente mesi. A riprova di quello che dico mi piacerebbe sapere come ha fatto Cialente a rilasciare contributi per altri immobili privati del centro storico? Invece di tentare la solita via della polemica sapientemente esplosa con tempismo sospetto, perché il Sindaco e i suoi collaboratori, dopo aver avuto percezione del problema non hanno convocato Soprintendenza e Filiera, mettendo nero su bianco che in base alla nuova normativa la valutazione avrebbe potuto farla il Comune in modo celere e, conseguentemente, avviare molti cantieri in centro storico?”
Conclude il Commissario: “io insito, invece, affinché i cittadini che ritengano di poterlo fare presentino i loro progetti nei termini previsti dalla OPCM 3996 e invito il Sindaco dell’Aquila a rilasciare i contributi relativi, all’esito positivo della procedura prevista e di una attenta comparazione tra il piano adottato e il progetto presentato, con la massima celerità possibile. Sulla compatibilità delle risorse necessarie con quelle stimate nel piano di ricostruzione, riferisco però tutta la mia preoccupazione, considerando che la stessa deve essere valutata da un sindaco ormai in preda a deliri elettorali e consigli macroscopicamente errati”.
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