Via 20 Settembre, le richieste dell’associazione


via-venti-sett-5L’Aquila – Il direttivo dell’’Associazione “Via XX Settembre”, costituitasi all’indomani del sisma del 6 aprile tra gli abitanti dell’omonimo quartiere, ha incontrato, il Direttore Generale della protezione Civile, Ing. Curcio, il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi e il Sindaco, Massimo Cialente, ai quali ha sottoposto una serie di proposte e richieste, inerenti l’area, evidenziando la necessità che la gestione della ricostruzione e l’idea stessa della ricostruzione della vasta area di Via XX Settembre, segnata più di ogni altra dal sisma, per il numero di lutti e di crolli, diventi l’emblema di un modello di sviluppo dell’intera città. “In particolare – dice una nota dell’Associazione – è stato richiesto di conoscere tempestivamente i risultati dello studio di zonazione sull’area di Via XX Settembre, di identificare le aree ove poter riedificare gli edifici già crollati ovvero che, in seguito agli esiti degli accertamenti del sottosuolo, dovessero essere ritenuti inidonei alla ristrutturazione per la loro ubicazione. Inoltre, ai fini della ipotizzata riapertura al traffico della Via XX Settembre, considerare, nello studio del piano di viabilità della Città, la particolare condizione nella quale versa l’arteria di Via XX Settembre e tenere conto, nella determinazione della viabilità, delle esigenze tecniche e logistiche legate alla ricostruzione di un’area vasta particolarmente colpita . Si è proposto di prevedere l’ assegnazione della ricostruzione a ditte per aree e non per singoli edifici; si auspica vivamente lo spostamento in periferia di tutti gli uffici pubblici, allo scopo di poter utilizzare le aree ora occupate dagli stessi per le abitazioni, lasciando in centro solo gli uffici di rappresentanza.
Sono state avanzate, inoltre, le seguenti richieste, perché vengano ad essere oggetto di conseguenti provvedimenti governativi: 1.Costituire tutto il territorio del cratere in zona franca non solo per le imprese, ma anche per tutte le persone fisiche residenti nella stessa alla data del 6 aprile 2009, e che abbiano stabilito il loro domicilio e la loro dimora dopo quella data, nella zona del cratere, allo scopo di salvaguardare l’insediamento del tessuto sociale dell’area. 2. Attribuire un indennizzo una tantum di 10.000 euro a titolo di rimborso per l’acquisto dell’arredo minimo per coloro i quali, avendo la loro prima casa classificata come “E” e rimanendo esclusi dalla assegnazione di un alloggio C.A.S.E., si troveranno a dover affittare un alloggio privo di arredi o a dover provvedere con sistemazione autonoma. Infatti costoro si troveranno discriminati rispetto agli assegnatari degli alloggi C.A.S.E., che sono complete di arredi ed elettrodomestici; inoltre solo pochi degli arredi delle case E possono essere riadattati negli alloggi presi in affitto o di proprietà degli sfollati ma non abitati dagli stessi, non essendo la loro abitazione familiare.
Quanto sopra nella considerazione del tempo che le famiglie dovranno attendere in alloggi temporanei per vedere la ricostruzione della loro casa classificata “E”; 3.Prevedere , in favore dei commercianti, artigiani, liberi professionisti proprietari dell’immobile ove veniva esercitata la loro attività classificato in classe E, un contributo per l’affitto di nuovi locali dove poter riprendere l’esercizio della loro attività economica; 4. Estendere il beneficio di cui all’art. 5 dell’Ordinanza n. 3789 del 9 luglio 2009 anche ai privati committenti, non imprenditori, consistente nel sostegno alla riparazione dei danni cagionati dal sisma agli alloggi in corso di costruzione al 6 aprile 2009, condizionando il contributo alla destinazione dell’unità immobiliare alla locazione in favore della protezione Civile, ovvero all’uso personale qualora il beneficiario fosse proprietario di prima casa classificata “E”. Tutte le Autorità hanno valutato positivamente le proposte avanzate, dando disponibilità, ciascuna per la rispettiva competenza, a tenere nel debito conto le istanze rappresentate”. Il Direttivo dell’Associazione Via XX Settembre: Fabrizia Aquilio, Massimo Gallucci, Marco Castellani, Carlo Cantalini, Antonello Ricotti, Enrico Marinucci. (nella foto Col: Drammatiche immagini di via 20 Settembre due mesi fa)


13 Agosto 2009

Categoria : Cronaca
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