Provincia, intervento per i pozzi
L’Aquila – Il problema della regolarizzazione dei pozzi investe tutto il territorio provinciale ed in particolar modo l’alveo del Fucino vista l’alta concentrazione di aziende agricole per la coltivazione intensiva ivi praticata. Il Consiglio provinciale presieduto dal Presidente Filippo Santilli ha discusso un emendamento presentato dal consigliere Felicia Mazzocchi (foto) e condiviso dal presidente Antonio Del Corvo, sullo scottante tema che vede coinvolti i nostri agricoltori. La spinta alla formulazione della proposta deriva da una serie di considerazioni che trovano origine dal passaggio di competenze tra ente Regione ed ente Provincia e da un impianto normativo a dir poco complicato e che certo non ha agevolato l’iter per ottenere la concessione.
A ciò si aggiunge che nel frattempo la Regione ha avviato azioni di recupero
dei canoni pregressi che difficilmente le aziende agricole di trasformazione,
che sono impropriamente considerate “industriali”, riescono ad onorare. A tal
fine si propone di inserire la tipologia “agricoltura” ora non prevista; si
propone la riduzione delle sanzioni al 30 % e si chiede di applicare la
prescrizione quinquennale, oltre alla definizione dei contenziosi pendenti con
agevolazioni nel versamento. L’auspicio è che la Regione, oltre alla immediata
soluzione del problema a beneficio del nostro territorio, valuti, come pure
richiesto, di snellire le procedure di concessione al fine di abbreviare i
tempi per la registrazione degli attingimenti e ristori adeguatamente la
provincia affinchè riesca a svolgere con efficienza questo servizio volto al
sistema idrico generale e all’agricoltura in particolare. In questo momento di
forti difficoltà per la crisi che dirompe anche in questo settore primario, è
nostro dovere occuparci di ogni aspetto che possa agevolare il già duro lavoro
degli agricoltori.
La proposta di emendamento, deliberata peraltro all’unanimità nell’ultimo
consiglio provinciale del 28 marzo, riguarda le leggi regionali n. 25/2011 e
n. 7/2003, e terminata la pubblicazione rituale è trasmessa in data odierna
alla Regione Abruzzo.
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