Riflessioni: accusare e… dimenticare


Pescara – (di Stefano Leone) – Dunque, come abbiamo riferito ieri, l’ ufficiale dei vigili urbani che il 14 aprile scorso lasciò un’auto di servizio in sosta all’ingresso ‘Maratona’ dello stadio di Pescara, bloccando l’ingresso in campo dell’ambulanza che doveva soccorrere Piermario Morosini, il calciatore 25enne del Livorno che, a seguito di un malore durante la partita di calcio Pescara-Livorno, sara’ sospeso dal servizio e dalla retribuzione per sei mesi. Il procedimento disciplinare ha carattere amministrativo e non penale, essendo un provvedimento preso all’interno dell’Amministrazione di apparteneza, la cui Commissione disciplinare si è attenuta al regolamento del Comune. In base al regolamento stesso, l’ufficiale rischiava da undici giorni di sospensione dalla retribuzione e dal lavoro fino ad un massimo di sei mesi, per cui ha subito il massimo.
Ora facciamo molta, moltissima attenzione! Il pericolo, che si faccia la caccia “all’untore””, non è fantasia; in molti diranno “ …hanno fatto bene!” , “….è poco per ciò che è accaduto!”, insomma si inneggerà ad una punizione invocando anche di più! Bene, a tutti coloro i quali si sentiranno in dovere di osannare la punizione, dico di riflettere. Premetto che, se l’appartenente alla Polizia municipale ha commesso un errore, ma per questo ci sono gli organi competenti, amministrativi o penali, a doverlo giudicare si assumerà le sue responsabilità ed è giusto e sacrosanto che paghi ma… che si rifletta! Chi inneggia a punizioni e restrizioni deve essere “senza peccato” e non credo che siano in molti ad esserlo. Il mio timore è che si sia pronti a puntare il dito contro la mancanza di rispetto delle regole, ma poi parcheggiamo la nostra auto sbarrando lo scivolo dei disabili, oppure percorriamo la corsia di servizio riservata ai mezzi pubblici. Pronti a puntare il dito ma poi altrettanto pronti nel parcheggiare negli spazi riservati ai disabili. Pronti a puntare il dito e poi pronti anche ad inveire sul pedone che, pur sugli appositi attraversamenti pedonali, si azzarda a costringere al rallentare della corsa. Insomma, attenzione a non sentirsi giudice e subito dopo …dimenticare!


14 Maggio 2012

Categoria : Cronaca
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