FIPE: inutile tassa su bibite gassate


L’Aquila – E’ subito reazione (degli interessati) all’idea di tassare con 3 centesimi le bibite gassate. “Mettere una nuova tassa, sia pure di pochi centesimi, per disincentivare il consumo di bevande analcoliche gassate considerate dannose per la salute non porterà a nulla di fatto”. E’ quanto sostiene il Presidente nazionale FIPE-Confcommercio, Lino Stoppani, secondo il quale una corretta alimentazione anche in fatto di bevande può arrivare per il tramite di altri strumenti, in primis proprio la scuola ed il pubblico esercizio.
“L’educazione alimentare – approfondisce Stoppani – si coltiva sollecitando il consumatore a conoscere i valori nutrizionali di ciò che beve e di ciò che mangia. E questa educazione deve partire dalle aule scolastiche, perché un bambino ben educato al cibo diventerà un consumatore più consapevole. Questa tassa di scopo porterà solo a diminuire le vendite di bibite gassate, oppure a ridurre i fatturati di baristi e ristoratori”.
“Troviamo il provvedimento perlomeno singolare. Normalmente, infatti, per stimolare una migliore consapevolezza sugli stili di vita, soprattutto tra i più giovani, sarebbe più opportuno lanciare una campagna di educazione alimentare partendo dal mondo della scuola.
Invece, in modo irrituale, si impone al mercato già in forte difficoltà, l’ennesimo balzello con l’aggravante di volerlo “pelosamente” ammantare di finalità educative.
Se continuerà così la prossima puntata vedrà il reinserimento della “tassa sul macinato” di Manzoniana memoria che verrà contrabbandata per provvedimento utile a combattere l’obesità”.
Questo il commento del Direttore Regionale Confcommercio Celso Cioni cui fa eco quello del Presidente FIPE della Provincia dell’Aquila Mario Maccarone il quale informa che il Sindacato dei Pubblici Esercizi della Confcommercio ha recentemente lanciato iniziative, come il “BOLLINO BLU”, dirette ai propri associati e che consiste nella promozione di pasti salutistici ed equilibrati dal punto di vista nutrizionale e calorico e ricorda che l’obesità, soprattutto quella infantile, è frutto di una serie di fattori che vanno dalla vita sedentaria ad una scelta inadeguata di alimenti e loro relative quantità.


14 Maggio 2012

Categoria : Economia
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