Edilizia, il PD “fa proposte non meditate”


Roseto – Il Gruppo Consiliare Regionale del Partito Democratico, con una mossa a sorpresa, ha presentato un Progetto di legge n. 378/2012 recante “Norme in materia di edilizia residenziale pubblica e housing sociale”, il quale è stato iscritto, senza relazione, all’ordine del giorno della seduta del 22 maggio prossimo.
“Con tale proposta di legge – scrive Pio Rapagnà del Mia Casa – il PD intende, tra l’altro, abrogare la Legge n. 96 del 1996 che stabilisce i criteri per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica e per la determinazione dei relativi “canoni sociali”.
Punto fondamentale della legge 96/96 che adesso il PD vuole cancellare è la determinazione di “canoni sociali” in proporzione al “reddito netto ed effettivo” di ciascun nucleo familiare: essa è stata giudicata la migliore legge tra quelle approvate dalle Regioni italiane ed è stata presa ad esempio a livello nazionale ed europeo.
In Abruzzo, è da tanto tempo che si protrae una emergenza abitativa “permanente” sia nel settore pubblico che privato, nel mentre la Regione, i Comuni e le ATER non affrontano con decisione l’intollerabile degrado della Edilizia Residenziale Pubblica, delle Case parcheggio dei Comuni e dei Quartieri Popolari, nonostante gli altissimi affitti che le famiglie abruzzesi sono costrette a versare specialmente nel settore del mercato immobiliare privato e la cattiva gestione delle ATER.
Il Mia Casa d’Abruzzo e le famiglie assegnatarie si sono battuti per anni contro gli iniqui aumenti dei canoni di affitto, ottenendo i risultati più significativi proprio con l’approvazione da parte del centrosinistra della Legge Regionale n. 96 del 1996, che adesso il PD “vorrebbe” abrogare.
Restano, al momento, incomprensibili e misteriosi i motivi “di rilevanza sociale e pubblica” che hanno convinto il PD regionale a proporre la abrogare la Legge 96/96, poiché, in presenza di una crisi economica che si abbatte duramente sulle famiglie più deboli e indifese della nostra Regione, essa comporterebbe la immediata riapertura di un “conflitto quotidiano e duraturo” tra Inquilini e Giunta Regionale alla quale verrebbe delegata la determinazione dei nuovi criteri di calcolo dei canoni di locazione negli alloggi gestiti dalle ATER ( o dalle nuove Aziende strumentali) e dai Comuni.
Il Partito Democratico abruzzese non è la prima volta che, con le sue proposte non ponderate, provoca uno scontro sociale con gli Inquilini: questa volta rischia seriamente di trovarsi di fronte ad una “durissima contestazione”, poiché il Mia Casa d’Abruzzo non ha alcuna intenzione di lasciare passare sotto silenzio una cosa del genere, e chiamerà, come per altri fatti gravi verificatisi negli anni passati, tutte le famiglie alla mobilitazione per respingere una proposta che non trova alcuna giustificazione.
Il Mia Casa d’Abruzzo chiede, invece, alla Regione Abruzzo di “affrontare” di petto il problema abitativo attraverso la organizzazione di una “Conferenza regionale straordinaria” che elabori un “piano sociale” di intervento per il rilancio, la riqualificazione, la ricostruzione e la messa in sicurezza antisismica della Edilizia Residenziale Pubblica.
Nessuna famiglia dovrà dipendere più da “carrozzoni” come lo erano gli ex-IACP, come lo sono ancora le attuali 5 ATER della Regione Abruzzo e come lo saranno le nuove Aziende proposte dal PD, con tutti gli enormi e non più sopportabili costi e sprechi che vanno a gravare sul loro bilancio”".


12 Maggio 2012

Categoria : Politica
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