Le… Aquile per ora si moltiplicano
L’Aquila – Se L’Aquila spiccherà o non spiccherà il suo nuovo volo, o tornerà a volare come dicono davvero in troppi, è tutto da vedere, per il momento da sperare con tutte le forze. Che le… Aquile si stiano moltiplicando a velocità elevata, è certo. Sorgono Aquile da ogni parte, alcune hanno già i tetti sulle case: benché tutti mesi fa si opponessero alle new town, le nuove città esistono, e come. Sono borghi di diverse centinaia di abitanti (futuri) che circondano la città , anzi la sua periferia più estesa, quasi sempre in aree pianeggianti, ameni pezzi di campagna che sono già un’altra cosa, quartieri nuovi si zecca con casette (ma non tanto, alcune hanno anche tre piani) colorate, attorno alle quali ci saranno strade, larghi, giardini pubblici, parcheggi. Il vero problema è la viabilità di accesso a tali aree, che per ora è inesistente e neppure prevista. Le vecchiea ferragos arterie già soffocate prima del 6 aprile, dovranno sopportare un traffico veicolare nuovo, presumibilmente intenso, di andirivieni verso e dalle new town, verso e dai luoghi di lavoro, oggi disseminati ovunque, sempre in periferia: uffici, locali, luoghi di ritrovo sono altrove rispetto a prima. L’Aquila 1 (ma sarà anche 2,3,4 e così via) è un’altra realtà , per ora solo uno spaventoso ingorgo permanente dalla mattina alla sera. Dopo le 20, tutto piomba nel silenzio e c’è gente solo nei pochi locali che hanno ripreso a funzionare.
Uno dei villaggi più prossimi all’insediamento dei destinatari è Bazzano, dove le case sono sorte lungo la 17, lato destro verso il centro. A mezza costa rispetto al colle retrostante. Chi si affaccerà da quelle finestre, avrà un bel panorama di campagna fino a Bagno, con sfondo di montagne verso Sud e verso est.
Nei cantieri si lavora a ritmo ininterrotto, e oggi hanno fatto sapere che nessuno si fermerà neppure a ferragosto. C’è fretta, bisogna arrivare a conclusione quanto prima possibile, e i lavori, a occhio e croce, lasciano pensare che tutto avverrà come previsto, persino con qualche giorno di anticipo. Lavorano anche le aziende che forniscono i materiali primari: pilastri antisismici e piastre. Nel solo cantiere di Bazzano, sono stati impegnati fino a 400 lavoratori, oggi scesi a poco più di 200. Lo sforzo edilizio è innegabile. Che poi le case bastino davvero per tutti, è da verificare. (Nella foto del 12 agosto: Bazzano bis come appare dalla ss.17)
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