Dragaggio, Testa affondato


Pescara – LE REAZIONI ALLE SUE DIMISSIONI DA COMMISSARIO – “SQUALLIDI RIMPALLI DI RESPONSABILITA’ ” – Subito dopo l’annuncio delle dimissioni da commissario straordinario del dragaggio di Guerino Testa, sono arrivate le reazioni. Il comandante della Capitaneria di porto, Luciano Pozzolano, che ha assistito alla conferenza di Testa, gli ha espresso “sentita solidarieta’” e ha parlato di un “amaro epilogo” ma “cio’ non vuol dire – ha aggiunto – che ci dobbiamo arrendere, ne’ io lo faro’”. Dicendo che “si deve continuare a lavorare” Pozzolano si e’ augurato che le dimissioni di Testa “siano respinte” cosi’ come se lo e’ augurato Mario Amicone, direttore generale dell’Arta, l’Agenzia regionale di tutela ambientale che si e’ occupata di effettuare le analisi sul materiale da dragare poi contestate dalla Procura. “In base a quello che dice la Procura – ha commentato – il nostro porto e’ piu’ inquinato di Marghera e del lago Maggiore. Io ho avuto la sensibilita’ di far ripetere le analisi e anche la Procura avrebbe dovuto fare la stessa cosa. Comunque, mettendo da parte l’orgoglio personale, abbiamo acquistato un nuovo macchinario”.
I problemi del porto non sono stati risolti ed e’ una vergogna – ha detto Francesco Scordella in rappresentanza della marineria – e sono molto amareggiato. Abbiamo solo doveri, non ci sono piu’ diritti, dal governo centrale non e’ mai arrivata una telefonata sul porto.Da oggi – ha concluso ringraziando Testa e Pozzolano – non partecipero’ piu’ alle riunioni”. Dal Pd arriva il commento di Marinella Sclocco, consigliere regionale: “Nulla poteva il commissario vista l’assenza totale delle istituzioni romane – dice. Molte responsabilita’ Testa dovra’ ascriverle ai colleghi di partito (Guerino Testa e’ del Pdl, ndr), che lo hanno lasciato solo”. Sclocco ritiene che “soltanto un’azione di forza potra’ farci ascoltare a Roma. Una manifestazione che coinvolga tutte le realta’ economiche ricadenti sul porto, e ne che possa imporre ai governi, regionale e nazionale di istituire una commissione d’inchiesta per stabilire di chi sono in realta’ le responsabilita’ vere di questo gravissimo danno alla citta’ e alla regione intera”. Antonio Castricone, segretario provinciale Pd Pescara commenta che “le dimissioni di Testa dimostrano il suo fallimento. D’altronde chi non sa amministrare la Provincia non puo’ pensare di saper usare i poteri commissariali su un tema cosi’ delicato e centrale nell’economia di Pescara e dell’Abruzzo”.

LE PAROLE DI TESTA – Annunciando le proprie dimissioni da commissario straordinario per il dragaggio del porto di Pescara Testa ha espresso “amarezza e sconforto perche’ sono certo – ha detto in conferenza stampa – di aver fatto tutto e anche di piu’, senza mai percepire un euro di compenso”. Testa ha parlato di un “rimpallo squallido di responsabilita’”, delle “mancate risposte alle lettere inviate a Roma” e ha commentato che questo atteggiamento e’ “inammissibile per Pescara e per l’Abruzzo perche il nostro e’ un porto di rilevanza nazionale, e la situazione che si e’ creata danneggia non solo la marineria ma l’intera economia della citta’”.
Prima di dimettersi, ieri Testa ha incontrato il comandante della Capitaneria di porto, Luciano Pozzolano, e alcuni rappresentanti della marineria che hanno paventato addirittura dei suicidi. Non e’ mancata una punta di polemica, da parte di Testa, per il fatto che sia stato messo in discussione il lavoro dell’Arta sulle analisi e “non ci sia contezza sulla presunta presenza di Ddt nel materiale da dragare. Non e’ possibile – ha aggiunto – che il Ddt possa fermare l’economia della citta’. Tra l’altro se non ci fosse la diga foranea l’acqua del fiume defluirebbe costantemente in mare”.
Testa ha infine sollecitato una “presa di coscienza di tutta la citta’ di quello che sta accadendo, per chiedere che si faccia qualcosa in maniera indifferibile e urgente”. “Da domani – ha concluso – saro’ a fianco alla marineria, di cui apprezzo il senso di responsabilita’, e al nuovo commissario perche’ questa e’ una partita che va risolta in maniera corale. Mi auguro che le mie dimissioni diano una scossa al governo centrale per trovare una soluzione, non tampone ma definitiva”.


11 Maggio 2012

Categoria : Cronaca
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