Rocca di Cambio: “Carissimo dr. Aldo…”

Rocca di Cambio – (Foto: la Madonna della neve dedicata da Jacovitti alla sua terra) – Il sindaco Gennarino Di Stefano ha inviato al cav. Aldo Jacovitti, l’imprenditore che molti anni fa inventò il turismo e fondò Campo Felice, pensando con lungimiranza alla galleria di collegamento tra le Rocche e Lucoli, una lettera di cui pubblichiamo il contenuto: “Carissimo Dr. Aldo, Come già ho avuto modo di informarLa, il 12 maggio, Rocca di Cambio sarà sede di Tappa del Giro d’Italia di ciclismo per professionisti.
E’ una data importante per tutti noi!
Una data che, secondo i nostri intendimenti, dovrà rappresentare, insieme all’apertura della galleria di Serralunga ed alla ricostruzione del centro storico reso inagibile da sisma del 2009, il giro di boa per un cambiamento che ci permetterà, e ne siamo sicuri, di riportare il nostro Comune a quegli stessi livelli che aveva raggiunto quando Lei era Sindaco e, successivamente, quando Lei decise di realizzare l’importante stazione sciistica di Campo Felice che ha cambiato il quadro socio-economico del territorio ed ha permesso a tanta gente di rimanere a Rocca di Cambio salvando così il paese dal più completo spopolamento.
Perché di nuovo una Tappa del Giro?
Qui vale lo stesso discorso che animò il Suo spirito imprenditoriale nel lontano 1965 prima, nel 1966 dopo e successivamente nel 1968 .
Dopo la costruzione del Montecagno Hotel e del Cristallino , Lei, per far conoscere il nostro paese e per l’amore che ha sempre professato e dimostrato verso questo antico borgo, non esitò un solo istante e, con grande sforzo finanziario, vi riuscì a portare il Giro d’Italia per ben tre anni.
Un evento straordinario che ci catapultò sulle pagine di tanti giornali e sulle televisioni di tanti paesi che mostrarono le immagini del nostro “paesello” a migliaia di occhi di sportivi sparsi in ogni angolo del mondo.
In quelle date che, ancora oggi, molti di noi, allora adolescenti, ricordano con tanta nostalgia, Rocca di Cambio si presentò a migliaia di persone che poi, negli anni successivi, vennero in queste zone dando ragione alla Sua iniziativa che, nel primo anno, culminò con il gemellaggio con la cittadina svizzera di Saas Fee.
Squadre di calcio, noti personaggi del mondo della politica, dello spettacolo, dello sport, del giornalismo, scrittori di successo e tanti turisti salirono fin quassù soggiornando negli Hotel da Lei realizzati dando così il via ad uno straordinario movimento turistico che, tra gli anni ‘60 e ‘90, portò Rocca di Cambio a livelli di eccellenza facendogli raggiungere traguardi fino ad allora impensabili.
Poi, negli anni successivi, per tutta una serie di cose che non sto qui ad elencarLe, la situazione si è modificata riportando Rocca di Cambio ad una normalità dalla quale stiamo cercando di uscire anche con iniziative come questa che richiedono, per un piccolo Comune come il nostro, un notevole impegno economico.
Oggi, quindi, assicuratoci l’evento, ne stiamo portando avanti l’organizzazione perché tutto possa riuscire nel migliore dei modi facendoci rivivere una giornata indimenticabile per tutti.
Ed è proprio per quella giornata, e qui parlo a nome di tutta l’Amministrazione, che avremmo il piacere e l’onore di averLa gradito ospite, insieme alla Sua Signora, anche per consegnarLe, in mattinata, in una cerimonia che si svolgerà nell’aula consiliare, una targa con la quale, la stessa Amministrazione, a nome di tutta la cittadinanza, vuole tributarLe, e questa non è retorica, il riconoscimento che la Comunità rocchicagnese Le deve per le tante iniziative ed opere che negli anni hanno modificato integralmente l’aspetto ed il quadro socio-economico di questo piccolo Comune dell’Abruzzo aquilano”.
(Ndr) – La lettera del sindaco a Jacovitti è un documento importante: rappresenta il ravvedimento di una località che per troppi anni ha insensatamente “dimenticato” il suo concittadino più importante e generoso. Rocca di Cambio deve tutto a Jacovitti, che pur amareggiato dall’indifferenza durata tanti anni, ha dedicato di recente un commosso e intenso libro al suo paese ricostruendo tutto ciò che per la collettività l’imprenditore ha fatto in tanti anni.