Digitale, migliaia senza tv


L’Aquila – (Foto: per questo vecchio elevisore occorre il decoder con i canali da risintonizzare) – Lo switch off, che sarebbe in parole semplici e più comprensibili da tutti il passaggio dall’analogico al digitale terrestre, sta creando problemi in tutto l’Abruzzo e a migliaia sono senza tv, o nei guai. Proprio nei giorni dei risultati elettorali: una scelta davvero senza senso. Gran parte della Val Vibrata, nel Teramano, per esempio, non riceve o riceve male, mentre la radio – che dovrebbe migliorare – è peggio di prima: pochissimi riescono a captare il segnale Rai, mentre le private infuriano ovunque accavallandosi e sovrapponendosi. Peggio di sempre, assicurano coloro che della radio pubblica ormai fanno a meno. Fino a pochi giorni orsono, il segnale televisivo si riceveva in analogico e le cose non andavano certo bene, specie per la terza rete Rai, in molte zone d’Abruzzo.
A Laquila le migliaia di famiglie che abitano nei map o nelle case ansisismiche del Progetto terremoto, tutto sembra andare bene (almeno questo…) perchè gli impianti di ricezione sono nuovi e adeguati al digitale. E’ un piccolo vantaggio per le migliaia di famiglie assistite. Ma altrove sta succedendo di tutto. Occorre il decoder per chi ha televisori non modernissimi (che lo contengono incorporato). Sono in circolazione decoder da pochi euro, di dubbia origine e produzione, che non funzionano. Occorre acquistarne uno di buona qualità, con la dicitura “Dgtvi”, certificazione che garantisce qualità e funzioni minime, e pagarlo tra 20 e 30 euro. Complicato ottenere sconti e riduzioni, per coloro che ne hanno diritto: i commercianti nicchiano e dicono spesso di non sapere. I canali vanno sintonizzati, magari provando più volte, e non è un’operazione alla portata di tutti. Chi non ci riesce può chiedere aiuto al numero verde del ministero dello Sviluppo economico 800.022000. A patto che riesca ad avere risposta e a capire ciò che viene spiegato: specie gli anziani, in questo campo sono… disarmati, qualche volta anche disarmanti per chi spiega.
Le antenne debbono essere a posto, e la maggior parte non lo sono affatto. I tecnici antennisti sono sommersi da chiamate e lavorano, ma certo non riescono a soddisfare tutte le richieste. Dovrebbe esserci un prezziario grazie ad un accordo di cui è stata data notizia, ma molto affermano che gli antennisti dicono di non saperne niente. Tutto sommato, spiegano gli esperti, lo’anrtenna è meglio cambiarla, specie se ha 20 o 30 anni. E quindi c’è un’altra spesa, di questi tempi dolorosa per tanta gente. A Pescara c’è, per di più, la protesta di chi vuole scacciare – giustamente – le antenne da S.Silvestro, problema vecchissimo che la politica (come sempre) non sa risolvere se non a chiacchiere e promesse. E che finora non ha risolto, nonostante proteste, scioperi della fame, manifestazioni e sopralluoghi spocchiosi di autorità che promettono ma non mantengono nulla.


10 Maggio 2012

Categoria : Cronaca
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